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IL PARADISO GEOVISTA: LA VALLE DEGLI ORTI!

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2022 23:51
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Adriano Baston
C/so Laghi 151
Avigliana TO

alla Società Torre di Guardia dei Testimoni di Geova

Firenze, 2 giugno 2022

IL PARADISO GEOVISTA: LA VALLE DEGLI ORTI!

L’uso della parola geovista, o geovismo, o geovisti, conserva il senso che si usa per altri gruppi religiosi, come: evangelisti, battisti, buddisti e via dicendo, pertanto i Testimoni di Geova non devono fraintendere come se fosse una parola dispregiativa. Pertanto i Testimoni di Geova = geovisti!
Innumerevoli sono le pubblicazioni che i Testimoni di Geova distribuiscono nelle quali compaiono illustrazioni, immagini di persone sorridenti che tra le braccia tengono strette frutta, verdura e altri prodotti dei campi, persone allegre, tra i fiori di ogni specie che passeggiano in giardini meravigliosi dove si osservano anche bambini che giocano con le bestie selvagge, tutti che se la spassano allegramente, una visione davvero trepidante che rivela la spasmodica attesa di mangiare finalmente nella pace che “presto” si realizzerà, frutta, verdura per sempre nel paradiso terrestre. Tutto questo viene posto in contrasto con la realtà sociale e politica che da sempre vive in sofferenza questo mondo. Non so se mi sbaglio ma non vedo nelle loro illustrazioni apparire immagini di persone che lavorano, che costruiscono case, utensili per le varie attività, mezzi meccanici e tutte le altre cose che servono alle attività umane. Nel paradiso geovista non si lavora?
Scenderà tutto miracolosamente dal cielo? Queste spinte felici, prodotte dai discorsi e dalle rappresentazioni sono ancora più sentite in questo giorno con la guerra che è scoppiata in Ucraina.
A prescindere dal linguaggio subliminale scaltramente usato dai capi dirigenti per descrivere il “paradiso terrestre”, l’immagine di per sé, nel descriverlo, è ancora più efficace in quanto si prefigge lo scopo di catturare la mente di coloro che abboccano al mondo geovista, il suo modello di dottrine che in nome della Bibbia, trascurando il vero significato che esprime; non solo per quanto riguarda la salvezza promessa e la vita eterna, ma anche per tutti quegli insegnamenti che hanno relazione, per esempio, con la divinità del figlio di Dio.
Dal Corpo Direttivo la Bibbia viene usata, come è evidente, per proprio uso e consumo e abilmente adoperata spesso fuori dal contesto, passi senza tener conto del contesto e dei generi letterari e del linguaggio del tempo storico nel quale si formò la Scrittura. Gran parte del testo biblico viene letto da loro letteralmente usando pure la falsificazione con i passi che contrastano con la loro dottrina. Tra i tanti che si potrebbero registrare si noti ciò che che dicono nel libro: "Accostiamoci a Geova" 2002 - pag. 81: <> Davvero le parole di Luca 23:43 che Gesù rivolge al malfattore, trattano di un Paradiso terrestre?
Allo scopo di provarlo come vengono proposti dalla bibbia geovista è così: “in verità ti dico oggi: tu sarai con me in Paradiso”. Si evidenzia in questo modo spostando i puntini da, “io ti dico” ad: “io ti dico oggi”: e il gioco è fatto, in questo modo essi rimandano al futuro il paradiso. E si verifica così una prima trasgressione, la seconda è quella di dar da intendere in malafede, che Gesù sarebbe stato nel Paradiso terrestre insieme al malfattore, pur sapendo che gli disse: “io ti dico: oggi sarai con me in paradiso”. Avrebbe dovuto dire secondo il geovismo: “io sarò con te in paradiso.” Eppure hanno letto più volte le parole di Gesù che non lasciano dubbi: <<”Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano con me dove sono io affinché contemplino la mia Gloria che tu mi hai dato: tu infatti mi hai amato prima della fondazione del mondo” Giovanni 17:24.>> Gesù, come è evidente, promette molto di più di ciò che aveva chiesto il malfattore, egli sarebbe stato con Gesù, non nel domani, ma “oggi”, cioè quello stesso giorno. Spostando i due puntini essi si giustificano dicendo che i manoscritti antichi non contenevano la punteggiatura ma questo non li salva dal falso in quanto i testi greci recensiti contengono i due puntini a “ti dico:” e questo in armonia alle molte altre espressioni che Gesù, quando si rivolgeva ai suoi ascoltatori generalmente diceva: “io vi dico:" come per esempio in Luca 18:17: “in verità vi dico: chi non accoglie il Regno come un fanciullo non vi entrerà.” Si vedano pure tra gli altri passaggi, Giovanni 3:5; 5:25; 6:26, 32, 47, 53.
Poi da rilevare è la diversa posizione di Gesù rispetto a i suoi discepoli che sono ancora in terra a promettere il contrario di Luca 23:43: “...io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo.” (Matteo 28:20) Tutto questo nell’attesa che un giorno avrebbero raggiunto il Signore nel paradiso celeste: "nella casa del padre mio vi sono molti posti; se no, vi avrei forse detto che vado a prepararvi un posto? e quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me.” (come per il malfattore)"perché dove sono io siate anche voi. E dove io vado, voi conoscete la via” (Giovanni 14: 2-4). Pertanto la promessa di Gesù che fece al malfattore, che egli sarebbe stato con Gesù dopo la morte, è il destino che attende l’intera umanità.
Da nessuna parte della bibbia viene insegnato come credono erroneamente i TDG che vi siano due specie di salvezza, una celeste per i 144.000 e l’altra per tutti quelli che vivranno sulla terra, per sempre identificate, secondo loro, come: “ho altre pecore che non sono di questo ovile.” L’ovile del quale parla Gesù non sono i 144.000, ma il popolo di Israele, tanto e vero che egli, dicendo : “non sono di questo ovile “ intendeva i Gentili e così promette che vi è “un solo gregge e un solo pastore”. Affermando ciò, Gesù promette una sola salvezza per tutti. Tanto è vero che in Matteo 28:19, nel mandato apostolico dice: “andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni battezzandole nel nome del padre del figlio e dello spirito santo.” Che I Testimoni di Geova, furbescamente, per negare la salvezza universale hanno aggiunto al versetto le parole: “persone di”. Ma l'Apostolo Paolo che seguiva l’insegnamento di Gesù scrive in Romani 1:16 che non permette equivoci: “infatti non mi vergogno del vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, Giudeo innanzitutto e Greco.” (Cioè i Gentili). E nel capitolo 11 di Romani, versetti 25-32 addirittura scrive: ”...Come voi in un tempo disobbediste a Dio ed ora avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi goduta. Affinché essi pure ottengano misericordia. Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza per usare misericordia a tutti.”
Si notino anche LUCA 3:6: "E Tutti vedranno la salvezza di DIO”, sia Ebrei che Gentili.
Poi;
Tito 2:11: "Dio Infatti ha manifestato per tutti gli uomini la sua grazia che salva.”
Atti 28:28: “Poi Paolo aggiunse: sappiate che questa salvezza Dio ora la offre ai pagani, ed essi l’accoglieranno."
Andrebbe bene anche l’aggiunta: “ogni tipo”, se per “ogni tipo”, come aggiungono i geovisti alla loro bibbia, intendessero bianchi, di colore, gialli e meticci, ma la pensano così?

Ma, nonostante ciò, erroneamente insegnano, che solo chi si converte al loro credo, otterrà la salvezza e devono fare in fretta perchè manca poco tempo prima della fine: "Secondo la cronologia biblica, il principio del settimo millennio di esistenza del genere umano sulla terra è vicino, entro questa generazione. Ora come in nessun tempo passato gli abitanti della terra hanno bisogno che Satana il Diavolo sia realmente legato e gettato nell'abisso. Gli avvenimenti mondiali che immediatamente lo precedono stanno per avere luogo, e il grande avversario oppressore del genere umano sia suggellato nell’abisso per il tempo di dieci secoli. Il reale dominio di Cristo e della sua resuscitata congregazione per mille anni di pace, benedizione della famiglia umana, ci sta dinanzi con tutte le sue gloriose possibilità. Una “Grande folla” di dedicati credenti nella bibbia, i quali ripongono ora le loro speranze nel Regno millenario di Cristo, ha la divina assicurazione di essere preservata da morte per essere introdotta in quel periodo di massimo splendore in tutta la storia umana. Quale benedetta prospettiva per loro!”. (Il Millenario Regno di Dio si è avvicinato, 1975; Pag. 43.) È proprio la bibbia a comunicarci che questo discorso che appare in tutta la loro letteratura fino ad oggi, si tratterebbe di un clamoroso falso? Si noti proprio quelle paroline allo scopo di tenere in tensione i singoli appartenenti al gruppo, quella parolina “è vicino”, e poi l’espressione “stanno per aver luogo”, detto nel 1975, un “vicino” che va avanti dal 1874!
Il loro discorso sul Millennio, di pace e prosperità per 1000 anni sulla terra, non va ricercato nella bibbia, ma nella storia del millenarismo, dove appunto il geovismo affonda le sue radici. Ecco come viene analizzato storicamente il millenarismo, nell'enciclopedia Einaudi, Volume IX; 1980, pagine 312- 330: “L’idea del Giudizio universale come giorno della vendetta dei poveri sopra i ricchi potenti, come riscatto degli sfruttati su esosi esattori, dei giusti sopra gli ingiusti, si sviluppò dal XIII secolo in poi nell’europa settentrionale ad opera di predicatori che si rifacevano alla parabola evangelica della buona semente e della zizzania. Diventati portavoce del malcontento dei contadini sempre obbligati a gravosi tributi e servigi, ma ormai senza più la protezione dei padroni, i predicatori non facevano altro che re interpretare e adattare alla condizioni dei diseredati dell’epoca, il messaggio dei Vangeli dell'avvento del Regno. [Matteo, 13,37-43]...
...Dalla apocalittica di NiKolaus Storch, a sua volta influenzato da dottrine Taborite, Munzer, traeva spunto per interpretare la Bibbia tutta con il libro della rivelazione, nonché il libro di Daniele, in funzione di un’idea centrale, che è quella dello sterminio che i giusti o eletti ispirati dal Cristo vivente o interiore avrebbero condotto contro gli ingiusti.
Il regno di Dio si configura in lui, come avvento di una società, senza classi, senza proprietà privata e senza poteri coercitivi…
…Il millenarismo (o chiliasmo), cristiano ha la sua base testuale e canonica nell’Apocalisse (Libro della Rivelazione) di Giovanni [20 1-15], dove in forma di visione si annunzia che Cristo tornerà sulla Terra alla fine dei tempi con la “prima risurrezione” limitata ai santi e ai martiri, sprofonderà e rinchiuderà nell’inferno Satana per regnare un periodo di 1000 anni, restaurando come condizione di felicità e perfezione.
Dopo questo periodo millenario Satana uscirà dall’abisso e muoverà la sua grande battaglia, per essere definitivamente sconfitto. Allora si darà luogo alla “seconda risurrezione” (di tutti i morti), al giudizio finale e il regno eterno di Dio. Il ritorno di Cristo, la prima risurrezione, il regno di mille anni, poi la seconda risurrezione e il giudizio con l’instaurazione della nuova creazione e del regno eterno, sono i punti nodali di una mitologia escatologica che ha vecchie radici nel profetismo ebraico e nella relativa corrente messianica, con cui originariamente forma tutt’uno. Ma mentre nel millenarismo/messianismo di Isaia, Ezechiele, Geremia, del Secondo Isaia, Daniele e Baruc, la fine del mondo coincide con il trionfo definitivo del popolo eletto, nel cristianesimo il millenarismo si incentra nella dottrina della παρουσία o secondo avvento di Cristo…La palingenesi cosmica, già prevista dai testimoni di Geova per il 1914, secondo i Black Muslim è rinviata al 2000 per consentire a tutti negri di ascoltare il messaggio profetico…”
Da un profondo esame dell’Apocalisse è interessante lo studio condotto da Ugo Vanni, dove tra l’altro afferma: “Il testo di 20, 1-10, (dell’Apocalisse n.d.a.), nel quale si inserisce la nostra pericope (20,6) è noto per la sua importanza nella storia dell’esegesi dell’Apocalisse e per la difficoltà estrema di interpretazione.
I “mille” anni di cui si parla hanno dato luogo alle diverse interpretazioni millenaristiche, che, in forma più o meno accentuata, si sono succedute nel corso dei secoli, a cominciare da Ireneo” (UGO VANNI, l’Apocalisse, ermeneutica, esegesi, teologia. EDB, pagina 364. Edizione 2005)
Da questi studi storici veniamo a conoscere che le varie sette del millenarismo hanno molte cose in comune, cioè credono in un millennio paradisiaco che secondo il credo geovista, dopo i mille anni i sopravvissuti della fine del mondo accoglieranno i miliardi di resuscitati assiema ai quali, tutti allegri si ciberanno eternamente di cavoli, tuberi, minestroni, frutta, etc etc.. nella Valle degli Orti, questa è infatti la loro prospettiva sul destino umano che si avvererà “fra poco”, ed è proprio con questa idea che i dirigenti esortano i fedeli che: "È importante che tu conosca la verità su Gesù. La bibbia infatti dice: “questo significa Vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato Gesù Cristo.” (Giovanni 17:3) (Cosa ci insegna la bibbia? edizione 2018, pag. 40) Detta affermazione è falsa! Davvero in Giovanni 17:3 e 14:6 Gesù promette che si vivrà per sempre in un Paradiso terrestre? Si noti in realtà cosa dicono queste scritture: Giovanni 17:2,3: “Tu gli hai dato potere sopra tutti gli uomini, perché tutti quelli che gli hai affidato ricevano vita eterna. La vita eterna è questo: conoscere te, l’unico vero Dio, e conoscere colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. Giovanni 14:6: “Gesù gli disse: Io sono la via, io sono la verità e la vita. Solo per mezzo di me, si va al padre.” Queste parole di Gesù permettono forse di capire che la promessa di vivere per sempre si riferisca a un paradiso terrestre? Perciò la loro spiegazione risulta falsa a tutti gli effetti : Gesù, in Giovanni 14:6 non ci spiega che andare al Padre significhi vivere per sempre sulla terra, si va al Padre nel Paradiso celeste, checchè ne dicano i T.D.G. Da nessuna parte del N. T. viene sostenuto un pensiero del genere. Isolare un versetto dall’immediato contesto o dal discorso in generale per provare la propria dottrina è tipico dei TDG, quindi: vita eterna dove? ecco la risposta di Gesù che astutamente il Gruppo dirigente del geovismo si è guardato bene dal citare, sono i versetti 2 e 3 del capitolo 14 di Giovanni, che spiegano di quale speranza Gesù ci abbia parlato, concludendo con le parole dette al Padre: “che nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”, “queste parole “escludono” che vi siano due classi di salvati” come erroneamente credono i TDG. Si commette pure l’errore di isolare il versetto 3 di Giovanni 17, dal versetto 2 perché disturba la dottrina geovista delle due classi di salvati, infatti Gesù la esclude dicendo:<< “tu gli hai dato potere su ogni carne”>>. Nel N. T., delle sole tre volte che viene menzionato il paradiso, cioè Luca 23:43; II Corinti 12-4 e Apocalisse 2:7, per quanto ci si sforzi non ci permettono di credere in un paradiso terrestre, ma celeste, che, nonostante ciò i dirigenti geovisti, in modo ossessivo persistono nel non divulgare l’utopia che “fra poco”, dopo che da parte di Geova saranno eliminate per sempre miliardi, attualmente viventi, di esseri umani e che dopo ciò sarà ripristinato il paradiso terrestre, che sotto alcuni aspetti assomiglia all’Utopia di Tommaso Moro.
L’autore narra di un isola detta Utopia, entro la quale la vita degli “Utopiani” si svolgeva in modo alquanto meraviglioso, un vivere felice che contrastava con il mondo esterno viziato da disordine e malvagità di ogni genere: <> (l'Utopia è la migliore forma di repubblica, Tommaso Moro, Laterza 1974. Pag. 88)
Ecco come è organizzato il paradiso proclamato dai TDG!
Tutto ciò dimostra che la loro storia si fonda su questi principi, ma si tratta di un'utopia che l’accompagna in tutti i loro scritti fino ad oggi.
Nulla di nulla si è avverato quanto proclamato dal loro sorgere. Ma vengono però consolati dalle numerose immagini che appaiono nella loro letteratura dove si possono osservare persone grandi e piccole che circondate da fiori, ortaggi di ogni specie con un sorriso che viene fermato dalle orecchie, come illustrato tra i numerosi scritti che divulgano nel volantino: “Vita in un pacifico Nuovo Mondo” 1987, 1994. Ecco come si esprimono alle pagine 3 e 4: “ <
<> Come si può constatare la rappresentazione qui esposta dal volantino rispecchia alcuni contatti del pensiero utopico di Tommaso Moro.
Il tentativo del Gruppo Dirigente di voler correggere il N. T. attraverso il V. T. è un grossolano errore. Non capiscono che il V. T. è la narrazione storica del popolo ebraico, si tratta delle vicende dolorose di una nazione che vide poi alla fine l’esilio e la disgregazione nazionale, ma che nel contempo sperava che il promesso messia li avrebbe condotti, alla fine, nel proprio paese per viverci per sempre. Era proprio in questa promessa che anche i discepoli di Gesù credevano. (Atti 1:6). Ma con la discesa dello Spirito Santo vennero illuminati alla corretta comprensione delle parole di Gesù, che sia buoni, sia peccatori, alla fine avrebbero ottenuto, non la vita eterna sulla terra, ma un’eredità celeste: Giovanni 14:3-6: <<“E se vado e ve lo preparo, tornerò e vi prenderò con me. Così anche voi sarete dove io sono. Voi sapete dove io vado e sapete anche la strada. Tommaso ribatté: “Signore, ma noi non sappiamo dove vai; come facciamo a sapere la strada?” Gesù gli disse: “Io sono la via, io sono la verità e la vita. Solo per mezzo di me si va al Padre.”>> Lo stesso discorso scorre in Giovanni 17:24 e Matteo 19:13-14: <<”Alcune persone portarono i loro bambini a Gesù e gli domandavano di posare le sue mani su di loro e di pregare per loro. Ma i discepoli li sgridavano. Gesù invece disse: “lasciate quei bambini, non impedite che vengano a me, perché Dio dà il suo regno a quelli che sono come loro”>>. In Matteo 21: 31” leggiamo: <<”Ora ditemi il vostro parere: chi dei due ha fatto la volontà del Padre?“. Risposero: “il primo“. Allora Gesù disse: “ebbene, vi assicuro che ladri e prostitute vi passeranno avanti ed entreranno nel regno di Dio. Perché Giovanni il battezzatore è venuto ad indicare la strada giusta ma voi non gli avete creduto; i ladri e le prostitute, invece, gli hanno creduto… E anche dopo aver visto queste cose, voi non avete cambiato idea: avete continuato a non crederci“>>. In Marco 10:13-16: <<”Alcune persone portavano i loro bambini a Gesù e volevano farglieli toccare, ma i discepoli li sgridavano. Quando Gesù se ne accorse, si arrabbiò e disse discepoli: “lasciate che i bambini vengano da me; non impediteglielo, perché Dio dà il suo regno a quelli che sono come loro.io vi assicuro: chi non l’accoglie come farebbe un bambino non vi entrerà“. Poi prese i bambini tra le braccia, e li benediceva posando le mani su di loro.”>> Ma nonostante tutto ciò i TDG hanno condannato alla distruzione eterna tutti i non geovisti assieme a milioni e milioni di bambini per mano di Dio, un insegnamento atroce che fa di Dio un essere senza pietà alcuna, questo è contrario al pensiero che “Dio è amore”. Ecco come si esprimono nel giudicare i bambini: <<...Nel giorno della resa dei conti i bambini subiranno giustamente il trattamento riservato da Geova ai loro genitori…sia in bene che in male…>> (Viviamo avendo in mente il giorno di Geova 2006 pagine 131 - 132) Pertanto le prospettive delle varie religioni, al di fuori del geovismo, tra poco saranno distrutte, ed è l’evidenza che i TDG non sono cristiani, perché il modo in cui ragionano fanno di Dio un essere privo di sentimento, leggiamo pag. 160, del Libro : <> edizione 2018: “Dio ha predetto che presto tutte le false religioni saranno distrutte. (Rivelazione 18:18) Capisci perchè è così urgente abbandonare la falsa religione? Geova Dio vuole che tu lo faccia prima che sia troppo tardi. (Rivelazione 18:4)” Pertanto che gli appartenenti delle altre religioni invochino Dio, come l’induista, grande poeta e scrittore Tagore, pregherebbero invano:

“Vediamo il volto sorridente di Dio
nella luce in cui il fratello vede il fratello;
nella preghiera Dio ci ascolta,
quando uniamo i cuori nell’amore fraterno.”

“O mio Dio, con bevanda divina
farai eterna la mia vita.
Voglio dipingermi negli occhi
i colori dell’universo,
voglio accogliere nel mio orecchio
l’incantesimo del tuo canto.
O mio Dio, con bevanda divina farai eterna la mia vita.
La fulgida parola della tua creazione
è scritta nel mio cuore.
O Signore, unita al tuo amore
hai ispirato tutti i miei canti,
Tu Ti sei donato a me
in dolce manna.
O Signore, con bevanda divina
farai eterna la mia vita.

E ancora:

Sei disceso dalla maestà
del tuo trono,
Ti sei fermato, o Signore,
alla porta della mia casa.
Solo, seduto nel mio cuore
cantavo una canzone:
la mia voce è arrivata al tuo orecchio
e Tu sei sceso.
Ti sei fermato, o Signore,
alla porta della mia casa.

(Rabindranath Tagore, Il Dio vicino, Ed. Guanda 1998)

Che abbia luogo un gesto del genere da parte di Dio, come sostengono i TDG, le persone delle altre religioni che pregherebbero invano e si tratta di miliardi, assieme a bambini innocenti, la distruzione per mano di Dio, un insegnamento atroce che fa di Dio un essere senza pietà alcuna, quando in realtà, le Scritture, contrariamente al pensiero geovista, ci dicono che Dio è amore, amore infinito che si è manifestato nell’uomo Gesù Cristo. A loro non interessa che Giustino Martire abbia pensato: <> viene giustificata l’umanità.
Infine a beneficio per i TDG vengono segnalate alcune scritture, tra le altre, che permetteranno loro di osservare la relazione con il reale significato del Regno, il “Paradiso” di Dio, che l'apostolo Paolo ebbe il privilegio di vedere in visione: Matteo 8:11:
<<“E io vi dico che saranno molti quelli che verranno fuori, da oriente e da occidente, e si metteranno a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe nel Regno di Dio.”>>
13:43;
<<“Invece quelli che fanno la volontà di Dio, quel giorno saranno splendenti come il sole nel Regno di Dio Padre. Chi ha orecchi, cerchi di capire.”>>
18:4;
<<“Chi si fa piccolo come questo bambino, quello è il più importante nel Regno di Dio.”>>
Luca 18:16:
<>
Giovanni 18:9
…<>
Romani 6:6
<>
2 Corinti 5:1-5
<>
Filippesi 3:20, 21
<>
Colossesi 3:1-4
<> (TNM)”
Ebrei 11: 13-16
<>
I Giovanni 3:1,2
<>
Apocalisse 7:9
<>
Da quanto esposto queste sono le prospettive che ci offrono le scritture qui menzionate, non impariamo dunque, proprio nulla dalle parole di Gesù e degli Apostoli, circa la speranza della vita eterna per tutti indipendentemente dalla religione professata?
E proprio in relazione alle parole di Gesù, riportate in Giovanni 18:36: <<“ Il mio Regno non è di questo mondo…ora il mio Regno non è di quì”>>. Si tratta di un Regno che non è governato dal tempo e dalle leggi della materia. Una vita eterna in questo mondo non è concepibile secondo ciò che insegnano le Scritture proprio per le implicazioni che il tempo esercita nei suoi abitanti.
I TDG sono esortati a riflettere seriamente cosa significa vivere eternamente sulla terra: tutti i giorni ripetere gli stessi gesti, alzarsi al mattino, fare colazione, lavorare la terra, e altre attività e nutrirsi poi di cavoli, verdure di ogni genere e frutta: ve lo immaginate di fare tutto questo nei miliardi di anni, cioè nell’eternità? E nel tempo libero si metteranno a cantare i cantici nelle sale del Regno? Cantare al Padre che non potranno mai vedere? Poveri orfani.
Nessuno proibisce ai TDG di credere in un “paradiso terrestre”, padroni di crederlo, ma non è questo il pensiero del Vangelo. Ci dispiace per loro!
TDG benvenuti nell’inferno della valle degli orti!

Adriano Baston

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Adriano, sei mitico! La tua ironia è ormai proverbiale! Ma d'altronde, è fuori dubbio che i geovisti sognino ad occhi aperti sviati purtroppo dalle ventate di erba che i dirigenti gli fanno sniffiare a ogni loro riunione nelle sale o peggio, alle micidiali assemblee! Hai detto bene... poveri loro! Ma è anche vero che chi vuol il proprio male, pianga se stesso! Ormai internet è pieno di avvertimenti che dovrebbero svegliarli dall'inganno di cui sono vittime! Quindi, scusatemi la sincerità ma.. ben gli stà! Shalom. Sonny.
[Modificato da Sonnyp 10/06/2022 18:19]
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Sonnyp, 10/06/2022 18:09:

Adriano, sei mitico! La tua ironia è ormai proverbiale! Ma d'altronde, è fuori dubbio che i geovisti sognino ad occhi aperti sviati purtroppo dalle ventate di erba che i dirigenti gli fanno sniffiare a ogni loro riunione nelle sale o peggio, alle micidiali assemblee! Hai detto bene... poveri loro! Ma è anche vero che chi vuol il proprio male, pianga se stesso! Ormai internet è pieno di avvertimenti che dovrebbero svegliarli dall'inganno di cui sono vittime! Quindi, scusatemi la sincerità ma.. ben gli stà! Shalom. Sonny.



Ciao Piero,
Ho letto il tuo scritto a Adriano che ti ringrazia per le tue parole di apprezzamento.
Le analisi al microscopio di Adriano continuano a smascherare la corrente di pensiero geovista.
E' inevitabile il declino mondiale della Watch Tower. Oggi ci sono più ex che testimoni operativi.
Chi vuole aprire gli occhi ha a disposizione innumerevoli strumenti di informazione. Adriano è uno di questi strumenti con i suoi oltre 400 scritti pubblicati.
Non dico altro.
Un caro Saluto
[Modificato da parliamonepino 14/06/2022 23:54]



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