00 17/02/2017 22:21
Prof. Vincenzo Pagliara


La blefarite consiste in un’infiammazione del bordo ciliare della palpebra, piuttosto diffusa. La patologia spesso tende a cronicizzare, favorita da ambienti inquinati, da scarsa igiene e da familiarità.

I sintomi della blefarite
I sintomi sono caratterizzati da bruciore e sensazione di calore sul bordo palpebrale. Molto frequente è anche il prurito, a causa del quale si tende a strofinare la palpebra con la mano. Quest’ultimo comportamento va però evitato, in quanto favorisce l’infiammazione, provocando, nel tempo, microlesioni della cute palpebrale. A questa sintomatologia tipica delle forme lievi si aggiunge, nelle blefariti gravi, il gonfiore palpebrale, il dolore localizzato che si accentua con l’ammiccamento ed, infine, la fotofobia, cioè l’intolleranza alla luce.



Le cause della blefarite
Le cause delle blefariti possono essere:

un’alterata secrezione delle ghiandole palpebrali di meibomio (secrezione sebacea ricca di lipidi);
vizi di rifrazione non corretti (specialmente astigmatismo ed ipermetropia);
malattie della pelle (come l’eczema seborroico);
disordini alimentari (avitaminosi e dispepsie);
patologie generali come il diabete o l’aumento di grassi nel sangue (colesterolo, trigliceridi);
fattori allergici e ambientali (fumo, polvere).
Alcuni batteri, come stafilococchi o streptococchi, possono essere la causa principale o complicare la blefarite. Sul bordo palpebrale possono essere presenti piccole squame bianche simili a forfora, piccole croste e, nelle forme più gravi, si può arrivare alla formazione di vere e proprie ulcere.

La diagnosi: come viene effettuata?
La diagnosi si basa sulla presenza dei segni e sintomi palpebrali suddetti e sull’esame obiettivo, che viene eseguito dall’oculista mediante la lampada a fessura o biomicroscopio, che consente una migliore osservazione grazie ad un ingrandimento delle strutture anatomiche dell’occhio.

Come prevenire la blefarite
Considerata la tendenza alle recidive, alla cronicizzazione e la notevole difficoltà di guarigione, per prevenire la blefarite è necessario seguire generali norme igienico-comportamentali. Il rispetto delle normali regole igieniche è fondamentale per minimizzare il rischio di ogni tipo d’infezione, compresa la blefarite. Si raccomanda quindi di lavarsi sempre accuratamente le mani, specialmente prima di toccare gli occhi, cercando di ridurre al minimo questa abitudine.
Quando un familiare o un convivente lamenta sintomi di una probabile blefarite, ma anche di ogni altra infezione oculare, è consigliabile evitare l’uso promiscuo di oggetti per la cura personale, lenzuola, indumenti o federe, affinché non si verifichi una contaminazione. Inoltre si raccomanda alle donne di evitare l’utilizzo di cosmetici per gli occhi durante l’intera terapia.
È importante seguire una corretta alimentazione ricca di frutta, verdura fresca e proteine magre, come quelle del pollo e del pesce, sempre utili per la salute degli occhi. Bisogna limitare gli zuccheri e le bevande contenenti caffeina, che possono contribuire a irritare gli occhi e peggiorano i sintomi provocati dalla blefarite.
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