00 20/08/2015 14:26
di Matteo Carnieletto
Gli alpini contro la decisione del vescovo: “Solo malafede o un certo pacifismo ideologico possono portare a pensare che gli alpini coltivino sentimenti di aggressione o di intolleranza”



Ieri, infatti, l’ufficio liturgico diocesano ha proibito a un gruppo di “penne nere” di leggere in chiesa la loro storica preghiera. Anzi: armata di sacro fuoco della censura, la diocesi ha imposto di sbianchettare una frase giudicata troppo dura nei confronti degli stranieri: “Rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra patria, la nostra bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana“.

Giustamente, il presidente della sezione locale dell’Ana, Angelo Biz, ha affermato: “Sappiamo che a far torcere il naso ad alcuni ecclesiastici è la frase della preghiera in cui si chiede di rendere forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra civiltà cristiana. Una frase che viene subito dopo quella in cui si definiscono gli alpini ‘armati di fede e di amore’. Queste sono le armi degli alpini e solo la malafede o un certo pacifismo ideologico possono pensare che gli alpini coltivino sentimenti di aggressione o di intolleranza. Gli alpini non hanno armi e la cultura che li ispira è quella di una fratellanza che non ha confini. È amaro constatare che proprio all’interno della comunità cristiana possano crescere muri, che finiscono per incidere nella serenità di rapporti, usando pretestuosamente il Vangelo della pace come una clava per rompere armonie consolidate“.

È strano che la diocesi di Vittorio Veneto se la prenda con una preghiera scritta circa 80 anni fa, in tempo di guerra, e che, certamente, è stata recitata da tanti sacerdoti alpini, compreso il beato don Carlo Gnocchi.

.

fonte: Il Giornale

Fonte
www.riscossacristiana.it/la-preghiera-degli-alpini-proprio-non-piace-alla-diocesi-di-vittorio-veneto-di-matteo-carn...
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Cio’ che i Cattolici furono un tempo , noi lo siamo ora . Se noi abbiamo torto , allora anche i Cattolici hanno avuto torto per duemila anni . Noi siamo cio’ che un tempo siete stati voi. Noi crediamo in cio’ che voi un tempo credevate . La nostra fede e’ la stessa che un tempo avevate anche voi . Se noi abbiamo torto ora , avevate anche voi torto allora . Se avevate ragione voi allora , abbiamo ragione noi adesso".
Robert De Piante

“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger - Commentary on the documents of Vatican II, vol. V, p. 134, Herbert Vorgrimler - Ed. Herder and Herder)