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Le donne con malattie cardiovascolari dovrebbero essere informate riguardo la sicurezza e l'opportunità di adottare metodi contraccettivi e iniziare una gravidanza ( Classe I, livello di evidenza C ).

È opportuno che i pazienti con malattie cardiovascolari che desiderano iniziare o riprendere l'attività sessuale siano valutati mediante un esame della storia medica completa e un esame fisico ( Classe IIa, livello di evidenza C ).

L'attività sessuale è ragionevolmente praticabile dai pazienti con malattie cardiovascolari che, alla valutazione clinica, sono risultati a basso rischio di complicanze cardiovascolari ( Classe IIa, livello di evidenza B ).

L’esecuzione di un test da sforzo è opportuna da parte dei pazienti che non sono a basso rischio cardiovascolare o hanno un rischio cardiovascolare sconosciuto per valutare la capacità di esercizio e lo sviluppo dei sintomi, ischemia o aritmie ( Classe IIa, livello di evidenza C ).

L'attività sessuale è ragionevolmente praticabile dai pazienti che superano il test da sforzo con una capacità lavorativa tra i 3 e i 5 MET ( equivalenti metabolici ) senza angina, dispnea eccessiva, variazioni ischemiche del tratto ST, cianosi, ipotensione, o aritmia ( Classe IIa, livello di evidenza C ).

La riabilitazione cardiaca e l'esercizio fisico regolare possono essere utili per ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari con l'attività sessuale nei pazienti con malattie cardiovascolari ( Classe IIa, livello di evidenza B ).

I pazienti con malattia cardiovascolare instabile, scompensata, e/o forma grave sintomatica dovrebbero rinviare l'attività sessuale fino a quando la loro condizione è stabilizzata e gestita in modo ottimale ( Classe III, livello di evidenza C ).

I pazienti con malattie cardiovascolari che presentano sintomi cardiovascolari innescati dalla attività sessuale dovrebbero rinviare l'attività sessuale fino a quando la loro condizione è stabilizzata e gestita in modo ottimale ( Classe III, livello di evidenza C ).

Gli uomini e le donne con malattia cardiovascolare stabile che hanno sintomi minimi o assenti durante le attività di routine possono impegnarsi nell’attività sessuale. Questo include i pazienti con: 1) angina di classe 1 o 2 secondo il Canadian Classification System; 2) insufficienza cardiaca New York Heart Association ( NYHA ) classe I o II; 3) malattia valvolare da lieve a moderata; 4) nessun sintomo dopo infarto miocardico; 5) rivascolarizzazione coronarica riuscita; 6) la maggior parte delle cardiopatie congenite; 7) capacità di raggiungere da 3 a 5 MET durante il test da sforzo senza angina, alterazioni elettrocardiografiche ischemiche, ipotensione, cianosi, aritmie, o dispnea eccessiva.

Nei pazienti con malattia cardiaca instabile o scompensata ( ad esempio, angina instabile, insufficienza cardiaca scompensata, aritmie incontrollate, o malattia valvolare significativamente sintomatica e/o grave ), l'attività sessuale dovrebbe essere rinviata fino a quando il paziente è stabilizzato e ottimamente gestito.

Nei pazienti in cui la capacità di esercizio o di rischio cardiovascolare non è nota, il test da sforzo può essere utile per valutare la capacità di esercizio e lo sviluppo di sintomi, ischemia, cianosi, ipotensione o aritmie.

I programmi di allenamento durante la riabilitazione cardiaca hanno dimostrato di aumentare la capacità massima di esercizio e diminuire la frequenza cardiaca di picco coitale. L'esercizio fisico regolare è associato a un ridotto rischio di infarto miocardico innescato dalla attività sessuale. Pertanto, la riabilitazione cardiaca e un regolare esercizio fisico sono strategie ragionevoli in pazienti con malattie cardiovascolari stabili che hanno intenzione di impegnarsi in attività sessuali.

Oltre alle esigenze fisiche di attività sessuale, la sicurezza e l'opportunità di adottare metodi contraccettivi e di iniziare una gravidanza devono essere considerate nelle donne con malattie cardiovascolari, soprattutto malattia coronarica, malattie delle valvole cardiache, o cardiomiopatia dilatativa.

I contraccettivi ormonali di combinazione per via orale aumentano il rischio di complicanze tromboemboliche, e sono state pubblicate varie raccomandazioni per il loro utilizzo in diverse condizioni cardiovascolari.

La gravidanza è associata a cambiamenti fisiologici che possono influenzare negativamente le donne con determinate patologie cardiache ed è di particolare preoccupazione per le pazienti sottoposte a terapia anticoagulante con Warfarin ( Coumadin ) in quanto comporta un rischio per il feto ( ad esempio, teratogenicità ) e per la madre ( sanguinamento ).
Per contro, una anticoagulazione inadeguata può portare a complicazioni come trombosi acuta della valvola protesica e tromboembolia. ( Xagena2012 )

Levine GN et al, Circulation 2012; 125: 1058-1072

Cardio2012
www.cuore.net/articolo/attivita-sessuale-e-patologie-cardiovascolari-raccomandazioni-...

Tratto da www.xagena.it
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"Cio’ che i Cattolici furono un tempo , noi lo siamo ora . Se noi abbiamo torto , allora anche i Cattolici hanno avuto torto per duemila anni . Noi siamo cio’ che un tempo siete stati voi. Noi crediamo in cio’ che voi un tempo credevate . La nostra fede e’ la stessa che un tempo avevate anche voi . Se noi abbiamo torto ora , avevate anche voi torto allora . Se avevate ragione voi allora , abbiamo ragione noi adesso".
Robert De Piante

“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger - Commentary on the documents of Vatican II, vol. V, p. 134, Herbert Vorgrimler - Ed. Herder and Herder)