00 16/03/2012 22:48
Statine e diagnosi di carcinoma prostatico e grado della malattia
Benché la diagnosi di carcinoma prostatico sia comune, sono pochi i fattori di rischio per malattia di alto grado oggi noti ed esistono poche strategie di prevenzione.
Le statine sono state proposte come possibile trattamento per prevenire il carcinoma prostatico.

Utilizzando documenti elettronici e amministrativi del Veterans Affairs New England Healthcare System, sono stati identificati 55.875 in trattamento con una statina o un farmaco antipertensivo.

Modelli di rischio proporzionale di Cox aggiustati per età e variabili multiple sono stati utilizzati per calcolare gli hazard ratio ( HR ) per incidenza di carcinoma prostatico in pazienti in trattamento con statine ( n=41.078 ) rispetto a quelli in trattamento con farmaci anti-ipertensivi ( n=14.797 ).

Rispetto a uomini in trattamento con un farmaco antipertensivo, gli utilizzatori di statine hanno mostrato una probabilità del 31% più bassa ( HR=0.69 ) di ricevere una diagnosi di carcinoma prostatico.

Inoltre, le persone trattate con statine hanno mostrato una probabilità inferiore del 14% ( HR=0.86 ) di ricevere diagnosi di tumore alla prostata di basso grado e inferiore del 60% ( HR=0.40 ) di ricevere diagnosi di carcinoma alla prostata di alto grado, rispetto agli uomini in trattamento con un farmaco antipertensivo.

Anche livelli aumentati di colesterolo totale sono risultati associati con incidenza di cancro alla prostata totale ( HR=1.02 ) e di alto grado ( HR=1.06 ) ma non di incidenza di malattia di basso grado ( HR=1.01 ).

In conclusione, l’uso di statine è associato a una riduzione statisticamente significativa del rischio di carcinoma prostatico totale e di alto grado.
Gli aumentati livelli plasmatici di colesterolo sono associati a un più elevato rischio di carcinoma alla prostata totale e di alto grado. ( Xagena2011 )

Farwell WR et al, J Natl Cancer Inst 2011; 103: 885-892
Farma2011 Onco2011 Uro2011
Tratto da
www.xagena.it
Franco
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"Cio’ che i Cattolici furono un tempo , noi lo siamo ora . Se noi abbiamo torto , allora anche i Cattolici hanno avuto torto per duemila anni . Noi siamo cio’ che un tempo siete stati voi. Noi crediamo in cio’ che voi un tempo credevate . La nostra fede e’ la stessa che un tempo avevate anche voi . Se noi abbiamo torto ora , avevate anche voi torto allora . Se avevate ragione voi allora , abbiamo ragione noi adesso".
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“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger - Commentary on the documents of Vatican II, vol. V, p. 134, Herbert Vorgrimler - Ed. Herder and Herder)