Varicella e gravidanza

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francocoladarci
00lunedì 10 settembre 2012 21:25
Posted: 02 Sep 2012 11:00 PM PDT
Introduzione
Sintomi
Quando chiamare il medico
Pericoli
Gravidanza
Prevenzione
Introduzione

La varicella è una malattia infettiva molto contagiosa che si diffonde tramite contatto interpersonale diretto o tramite colpi di tosse o starnuti.

Chi ha la varicella è già contagioso uno o due giorni prima che compaia l’eruzione cutanea e rimane contagioso finché tutte le pustole non hanno formato le croste.

Per ammalarsi di solito sono necessari da 10 a 21 giorni dal contatto con la persona infetta (tempo di incubazione), ma la media più comune è 14 giorni.

Sintomi

L’eruzione cutanea della varicella di solito inizia dal volto e dalla metà superiore del corpo, ma poi si può diffondere in tutto il corpo, provocando la comparsa di 250-500 vescicole pruriginose. Questo discorso vale per chi non ha mai ricevuto il vaccino.

Nei pazienti vaccinati, invece, l’eruzione cutanea può essere abbastanza lieve, con pochissime lesioni simili a punture d’insetto.

La varicella dura di norma per 5-10 giorni. Tra gli altri sintomi ricordiamo:

febbre alta,
forte prurito,
lesioni cutanee molto visibili,
disidratazione provocata dal vomito o dalla diarrea,
mal di testa,
infezione delle lesioni cutanee,
peggioramento dell’asma o complicazioni più gravi,
come la polmonite.
Alcuni gruppi di pazienti corrono un rischio maggiore di soffrire di malattie gravi con complicazioni, tra di essi troviamo i pazienti (adulti, neonati e adolescenti) con sistema immunitario indebolito o compromesso da malattie o da farmaci, ad esempio dai cortisonici usati sul lungo periodo.

Quando chiamare il medico

Se sei in gravidanza, non sei immune dalla varicella e sei entrata in contatto con qualcuno affetto dall’infezione, contatta immediatamente il medico.

Pericoli

Tra le complicazioni gravi della varicella ricordiamo le infezioni batteriche, che possono colpire molte zone diverse dell’organismo, tra cui la pelle, i tessuti sottocutanei, le ossa, i polmoni (polmonite), le articolazioni e il sangue.

Altre complicazioni gravi sono causate direttamente dall’infezione del virus e comprendono:

la polmonite virale,
i problemi di sanguinamento,
l’infezione del cervello (encefalite).
Gravidanza

Le gestanti che contraggono la varicella sono a rischio di soffrire di complicazioni gravi, ad esempio il 10-20% delle donne in gravidanza che si ammalano contrae la polmonite, con un rischio di decesso pari al 40%. (Fonte: CDC).

Se la gestante contrae la varicella nel primo o nel secondo trimestre, c’è un rischio minimo (dallo 0.4 al 2%, ma secondo altre fonti la percentuale è maggiore) che il bambino nasca con malformazioni congenite raggruppate sotto la definizione di sindrome da varicella congenita. I neonati affetti dalla sindrome da varicella congenita possono avere un basso peso alla nascita, avere cicatrici sulla pelle e problemi agli arti, al cervello e agli occhi.

I neonati la cui madre manifesta l’eruzione cutanea da 5 a 2 giorni prima del parto sono a rischio di ammalarsi di varicella subito dopo la nascita, con un rischio di decesso pari al 30%.

Prevenzione

Data la possibile gravità degli effetti che la varicella contratta in gravidanza può provocare, è ormai prassi suggerire l’esame del sangue e l’eventuale vaccino prima di iniziare a cercare un bambino.

Quando questo non sia stato fatto, la gestante dovrebbe quindi parlare con il proprio medico per capire se è protetta (immune) dalla varicella. Per avere la certezza di essere immune, è necessaria almeno una delle prove seguenti:

documentazione che attesti la somministrazione di due dosi di vaccino contro la varicella,
esami del sangue che indichino che si è immuni alla varicella,
diagnosi medica di episodi precedenti di varicella o herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio).
Se la gestante non ha mai sofferto di varicella in passato, il modo migliore per proteggersi è la vaccinazione, tuttavia il vaccino anti-varicella non va eseguito durante la gravidanza. La donna in gravidanza non immune potrebbe invece ricevere il vaccino subito dopo il parto, la prima dose può essere somministrata prima delle dimissioni dall’ospedale e la seconda dopo 6-8 settimane, durante la visita di controllo. Il vaccino non è controindicato per le madri che allattano.

Chi desidera avere un figlio ma non è immune dalla varicella dovrebbe farsi vaccinare almeno 1-3 mesi prima del concepimento. Non è consigliabile farsi vaccinare durante la gravidanza o nei 30 giorni precedenti il concepimento.

Se la gestante non è immune dalla varicella, chi vive con lei dovrebbe essere protetto. Se i famigliari non hanno ancora fatto la varicella, farli vaccinare è il modo più efficace per proteggere la gestante dalla malattia.

Le donne in gravidanza non devono entrare in contatto con persone portatrici del virus, compresi i pazienti appena vaccinati e quelli che sono colpiti da una forma molto lieve di varicella (con febbre lieve o senza febbre e con meno di 50 lesioni cutanee). La varicella lieve è comunque contagiosa.

Fonte Principale: CDC.gov

(traduzione ed integrazione a cura di Elisa Bruno)










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Tratto da
www.farmacoecura.it
Franco

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