Linfocitopenia o linfopenia: cause e rimedi

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francocoladarci
00lunedì 4 febbraio 2013 15:39
Posted: 03 Feb 2013 11:44 PM PST
Introduzione
Cause
Sintomi
Diagnosi
Cura
Introduzione

La linfocitopenia è il disturbo in cui l’organismo presenta una carenza di linfociti, un particolare tipo di globuli bianchi.

I linfociti sono fabbricati all’interno del midollo osseo, come altri tipi di cellule del sangue. Servono per proteggere l’organismo dalle infezioni quindi, se non ce ne sono a sufficienza, il rischio di infezioni tende ad aumentare.

La linfocitopenia è anche detta linfopenia.

I linfociti, da soli, rappresentano una percentuale variabile tra il 20% e il 40% dei globuli bianchi. Negli esami del sangue gli adulti sani hanno tra i 1.000 e i 4.800 linfociti per microlitro di sangue, mentre i bambini hanno tra i 3.000 e i 9.500 linfociti per microlitro di sangue.

Il termine “linfocitopenia” si riferisce alla situazione in cui i linfociti sono meno di 1.000 per microlitro di sangue (negli adulti) o meno di 3.000 per microlitro (nei bambini).

Esistono tre tipi di linfociti:

linfociti B,
linfociti T,
linfociti NK (natural killer).
Tutti aiutano a proteggere l’organismo dalle infezioni. La maggior parte dei pazienti affetti da linfocitopenia presenta una carenza di linfociti T. In alcuni casi può esserci carenza di linfociti degli altri tipi.

Prognosi

La linfocitopenia può essere lieve oppure molto grave. Se si presenta senza altri disturbi che l’accompagnano può rimanere asintomatica, cioè non presentare alcun sintomo o problema grave.

La durata della malattia dipende dalla causa scatenante. La terapia dipende dalla causa e dalla gravità del disturbo. Per la maggior parte dei casi di linfocitopenia non è necessaria alcuna terapia. Se si cura il disturbo a monte della malattia, la linfocitopenia probabilmente tenderà a regredire.

Se la linfocitopenia provoca infezioni gravi, probabilmente dovrete ricorrere ai farmaci o ad altri tipi di terapie

Cause

In generale la linfocitopenia si verifica perché:

L’organismo non produce abbastanza linfociti.
L’organismo produce abbastanza linfociti, che però poi vengono distrutti.
I linfociti rimangono intrappolati nella milza o nei linfonodi.
La linfocitopenia può anche essere provocata da una combinazione dei fattori sopraelencati.
Il meccanismo esatto con cui la singola malattia o disturbo influisce sul numero dei linfociti non è noto con esattezza. Alcuni pazienti soffrono di linfocitopenia senza alcuna causa apparente.

Cause acquisite

La linfocitopenia può essere causata da molti disturbi, patologie e fattori, tra cui ricordiamo:

Malattie infettive
AIDS,
epatite virale,
tubercolosi,
tifo.
Malattie autoimmuni, come il lupus (nelle malattie autoimmuni il sistema immunitario attacca per errore le cellule e i tessuti dell’organismo)
Terapia steroidea (cortisone).
Tumori del sangue e altre malattie del sangue, ad esempio il linfoma di Hodgkin e l’anemia aplastica.
Radioterapia e chemioterapia (cure contro i tumori).
Cause ereditarie

La linfocitopenia può essere provocata da malattie e da disturbi ereditari, come:

sindrome di Di George,

sindrome di Wiskott-Aldrich,

l’immunodeficienza combinata grave,

l’atassia telangiectasia.

Questi disturbi ereditari sono piuttosto rari.

Sintomi

La scarsità di linfociti, se non è accompagnata da altri disturbi, può rimanere asintomatica, cioè non presentare alcun segno o sintomo. La patologia di norma viene diagnosticata durante gli esami per altre malattie o disturbi, ad esempio negli esami per l’AIDS.

Se soffrite di infezioni insolite o ripetute e/o di infezioni che non guariscono, il medico potrebbe essere indirizzato verso la diagnosi di linfocitopenia. Il sintomo più comune delle infezioni è la febbre.

Diagnosi

Il medico diagnosticherà la linfocitopenia basandosi sull’anamnesi (cioè sulla vostra storia medica), sulla visita e sui risultati degli esami.

La scarsità di linfociti, se si presenta da sola, può rimanere asintomatica, cioè non causare alcun sintomo, quindi il disturbo spesso viene diagnosticato durante gli esami per altre patologie o disturbi.

Specialisti coinvolti

l vostro medico di famiglia probabilmente noterà che siete colpiti da infezioni insolite o ripetute e/o da infezioni che stentano a guarire. Le infezioni possono essere un segno della linfocitopenia. Il medico di famiglia può indirizzarvi presso uno specialista infettivologo, per scoprire qual è la causa delle infezioni.

Probabilmente sarete anche visitati da un ematologo (specialista nelle malattie del sangue) o da un immunologo (specialista dei disturbi del sistema immunitario). La linfocitopenia, infatti, può essere causata da malattie del sangue o del sistema immunitario.

Anamnesi

Per capire quali probabilità ci sono che soffriate di linfocitopenia, il medico potrà chiedervi:

Se siete a rischio per l’AIDS, cioè se: siete stati sottoposti a trasfusioni, vi siete esposti al contagio tramite contatto sessuale, fate uso di droghe iniettabili e vi siete esposti in passato o vi esponete attualmente al sangue o ai fluidi corporei infetti sul posto di lavoro.
Se in passato vi siete dovuti sottoporre alla radioterapia o alla chemioterapia (terapie antitumorali)
Se in passato vi sono stati diagnosticati patologie del sangue o disturbi immunitari, oppure se nella vostra famiglia ci sono precedenti di questi tipi di malattie.
Visita

Il medico vi visiterà per controllare se sono presenti sintomi di infezione, ad esempio la febbre. Controllerà l’addome, alla ricerca di eventuali gonfiori nella milza, e il collo, per escludere l’ingrossamento dei linfonodi.

Il medico, inoltre, controllerà se sono presenti sintomi di patologie e disturbi in grado di influire sulla quantità dei linfociti, ad esempio l’AIDS e i tumori del sangue.

Esami diagnostici

Per giungere alla diagnosi di linfocitopenia, il medico potrà consigliarvi uno o più degli esami seguenti.

Emocromo con formula leucocitaria

L’emocromo completo misura diverse componenti del sangue: controlla la quantità di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, e quindi è in grado di scoprire se c’è carenza di globuli bianchi.

I linfociti, da soli, rappresentano una percentuale variabile tra il 20 e il 40 per cento dei globuli bianchi. L’emocromo completo è in grado scoprire la quantità complessiva dei globuli bianchi, ma non è in grado di far capire al medico se c’è carenza di linfociti.

Probabilmente dovrete eseguire un esame più dettagliato, l’emocromo con formula leucocitaria, per scoprire se c’è carenza di linfociti. Quest’esame è in grado di evidenziare se soffrite di carenza di determinati tipi di globuli bianchi, ad esempio di linfociti. I risultati dell’esame, quindi, possono aiutare il medico a diagnosticare la linfocitopenia.

Citometria a flusso

La citometria a flusso esamina i diversi tipi di globuli bianchi ed è più dettagliata dell’emocromo con formula leucocitaria. La citometria a flusso è in grado di misurare le quantità dei diversi tipi di linfociti: linfociti T, linfociti B e linfociti NK (natural killer).

Quest’esame è in grado di contribuire alla diagnosi di linfocitopenia. La carenza di linfociti T può essere provocata da diverse patologie. Altre patologie possono causare la carenza di linfociti B o di linfociti NK.

Esami per le patologie a monte

La linfocitopenia può essere provocata da diverse patologie e disturbi. Il medico vorrà scoprire la causa del disturbo a monte. Probabilmente dovrete svolgere gli esami per l’HIV/AIDS, la tubercolosi, le malattie del sangue e i disturbi immunitari.

Probabilmente, quindi, dovrete sottoporvi agli esami del sangue, a quelli del midollo osseo e agli esami dei linfonodi.

I linfonodi fanno parte del sistema immunitario e si trovano in diverse zone dell’organismo. Durante la visita, il medico può scoprire se i linfonodi sono gonfi o meno. In caso di linfocitopenia, i linfonodi probabilmente trattengono troppi linfociti anziché rilasciarli nel sangue.

Il linfonodo, per essere esaminato, deve essere rimosso. L’asportazione dei linfonodi comporta un semplice intervento chirurgico.

Cura e terapia

In caso di linfocitopenia lieve senza causa apparente, probabilmente non dovrete sottoporvi ad alcuna terapia. Il disturbo potrebbe migliorare da solo, con il passare del tempo.

In caso di infezioni insolite o ripetute e/o di infezioni che stentano a guarire causate dalla linfocitopenia, dovrete curare l’infezione che vi ha colpito.

Se soffrite di una patologia o di un disturbo che provoca la linfocitopenia, il medico vi prescriverà una terapia per il disturbo. Risolvendo il problema a monte, probabilmente riuscirete a curare anche la carenza di linfociti.

Terapia per le infezioni

Se l’organismo ha carenza di linfociti, ha maggiori difficoltà a combattere le infezioni. Probabilmente sarete maggiormente soggetti alle infezioni provocate dai virus, dai funghi, dai parassiti o dai batteri.

La terapia dell’infezione dipende dalla causa. Probabilmente dovrete anche ricorrere alla terapia quando l’infezione sarà ormai guarita, per prevenirne le ricadute.

I bambini che soffrono di infezioni batteriche continue e gravi possono avvalersi delle immunoglobuline, anticorpi che aiutano a rafforzare il sistema immunitario e a combattere le infezioni.

Terapia per le patologie a monte

La linfocitopenia può essere causata da patologie e disturbi di diversa natura, ad esempio dalle malattie infettive come l’AIDS, dalle malattie del sangue, come l’anemia aplastica, o dai disturbi ereditari, come la sindrome di Wiskott-Aldrich.

La terapia dipende dalla patologia o dal disturbo che provoca la linfocitopenia.

Nuove terapie

I ricercatori stanno sperimentando nuove terapie per aumentare la produzione di linfociti nei pazienti affetti da linfocitopenia provocata da patologie gravi.

Alcune ricerche, ad esempio, stanno mettendo a punto tecniche di trapianto delle cellule staminali del sangue e del midollo osseo. Questi trapianti potrebbero aiutare a curare o alleviare alcune delle malattie che provocano la linfocitopenia.

Altre ricerche, invece, sono dedicate all’elaborazione di farmaci e altri prodotti in grado di aiutare l’organismo a produrre una maggior quantità di linfociti.

Prevenzione

Prevenire la linfocitopenia ereditaria è impossibile, tuttavia è possibile tenerla sotto controllo usando speciali accorgimenti: seguite scrupolosamente la terapia e assumete tutte le medicine prescritte dal medico.

La diagnosi precoce può essere utile per tenere sotto controllo la linfocitopenia. Negli Stati Uniti i neonati vengono sottoposti a esami di routine per escludere un disturbo immunitario che potrebbe provocare la linfocitopenia. Questo esame permette di diagnosticare il disturbo prima che insorgano problemi più gravi.

Convivere con la linfocitopenia

Se soffrite di linfocitopenia lieve senza alcuna causa apparente, probabilmente non sarà necessaria alcuna terapia, perché il disturbo tenderà a risolversi spontaneamente.

Se invece la linfocitopenia è causata da una qualche patologia, dovrete curare la patologia che la scatena. Dovrete inoltre risolvere le infezioni, se il vostro organismo non è in grado di combatterle da solo per via della carenza di linfociti.

Curare e prevenire le infezioni

Il rischio principale connesso alla linfocitopenia sono le infezioni insolite, ripetute e/o le infezioni che stentano a guarire. Se soffrite di linfocitopenia, dovrete farvi curare per prevenire le infezioni o per guarire quelle che già vi hanno colpito.

È anche possibile prendere alcuni provvedimenti per prevenire le infezioni. Vi consigliamo ad esempio di:

Evitare le persone malate e i luoghi affollati.
Evitare gli alimenti che potrebbero contenere batteri, ad esempio gli alimenti crudi o non ben cotti.
Lavarvi spesso le mani.
Lavarvi i denti, passare il filo interdentale e andare regolarmente dal dentista, per diminuire il rischio di infezioni della bocca e della gola.
Chiedere al medico se è opportuno farvi vaccinare contro l’influenza e contro la polmonite.
Imparate a riconoscere i sintomi delle infezioni, ad esempio la febbre. Contattate immediatamente il medico se pensate di essere stati colpiti da un’infezione.
Curare le patologie a monte

Le malattie che provocano la linfocitopenia vanno curate e risolte.

Probabilmente dovrete sottoporvi con regolarità agli esami per capire se la terapia sta funzionando; ad esempio dovrete fare regolarmente gli esami del sangue per controllare la quantità di linfociti nel sangue.

Se le terapie per le patologie a monte funzionano, il numero di linfociti nel sangue con ogni probabilità aumenterà.

Attività fisica

Chiedete al medico quali tipi di attività fisica sono indicati nel vostro caso, e con quale intensità potete praticarli. Vi consigliamo di evitare tutte le attività che potrebbero provocare traumi o far aumentare il rischio di infezioni.

Fonte Principale: NIH (traduzione ed integrazione a cura di Elisa Bruno)

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