Cosa contengono i vaccini e come agiscono sull’organismo

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Tommaso de Torquemada
00sabato 5 novembre 2016 23:05
Elisabetta Ciccolella
07/09/2016



I vaccini sono preparati che consentono la prevenzione di moltissime e importanti infezioni causate da virus o da batteri: sicuri ed efficaci, se somministrati sia negli adulti che nei bambini, la diffusione dei vaccini negli ultimi 100 anni ha provocato un’evidente riduzione dell’incidenza di svariate gravi malattie e, in alcuni casi, ha permesso di sconfiggerle in modo definitivo, come nel caso del vaiolo.

Per alcune malattie si parla di vaccini obbligatori o raccomandati, mentre per altre ci si vaccina solo in casi particolari, quali i viaggi in Paesi dove la malattia è a carattere endemico o epidemico.

In generale, le principali malattie infettive che si possono prevenire grazie alle vaccinazioni sono tetano, difterite, poliomielite, epatite virale B, pertosse, morbillo, rosolia, parotite e meningite.

Tra i vaccini di più recente introduzione ricordiamo il vaccino che permette la prevenzione delle infezioni da papilloma virus umano (HPV), batterio responsabile di molte patologie dell’apparato genitale tra cui condilomi, lesioni cervicali e neoplasie anogenitali.

In particolare, la vaccinazione contro il Papillomavirus umano (Hpv), raccomandata e gratuita per le adolescenti entro i 12 anni, risulta molto utile nel prevenire il carcinoma della cervice uterina (collo dell’utero), il secondo tumore più diffuso nelle donne.

Vaccini obbligatori e vaccini raccomandati
Per ciò che concerne i bambini, alcune vaccinazioni sono obbligatorie per tutti, altre solo raccomandate.

La tempistica e l’elenco delle vaccinazioni offerte attivamente e gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale sono contenuti nel calendario vaccinale.

Nel nostro Paese, il diritto alla prevenzione vaccinale è garantito a ogni bambino mediante l’obbligo vaccinale che, nel tempo, ha imposto la creazione di sedi vaccinali presenti in modo capillare sul territorio e l’offerta gratuita delle vaccinazioni.

In Italia, i vaccini obbligatori per i neonati sono quelli contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B.

Oltre alle quattro vaccinazioni obbligatorie, il Ministero della salute raccomanda le vaccinazioni per prevenire: pertosse, meningite, morbillo, parotite, rosolia, varicella e infezione da Hpv.

Le vaccinazioni contenute nel calendario vaccinale sono gratuite e vengono generalmente eseguite presso il centro vaccinale della propria Asl. Benché il numero di malattie contro cui è raccomandato di vaccinare i bambini è elevato, vengono utilizzate formulazioni combinate che permettono di vaccinare con un’unica iniezione il bambino contro più malattie, come nel caso del vaccino trivalente (morbillo-rosolia-parotite).

Qual è l’azione dei vaccini sull’organismo?
I vaccini esplicano la loro azione sull’organismo umano, stimolando la risposta del sistema immunitario di fronte agli attacchi dei microorganismi, senza però sviluppare la malattia.

In particolare, nei vaccini sono presenti piccole quantità dell’agente patogeno inattivato o ucciso, oppure soltanto alcune molecole del suo involucro di rivestimento, detti antigeni, che inducono una risposta da parte del sistema immunitario: in risposta all’esposizione all’antigene, i linfociti producono anticorpi (Ab), proteine dette anche immunoglobuline, creando così una sorta di memoria immunitaria che permetterà all’organismo di reagire prontamente in caso di infezione.

Cosa contengono i vaccini?
Esistono vari tipi di vaccini:

Vaccini preparati con microrganismi interi, distinti in:

Vaccini con microrganismi vivi attenuati. In questa tecnica, particolarmente utilizzata nelle malattie causate da virus, il vaccino contiene il microrganismo patogeno ma questo risulta attenuato nella virulenza, cioè praticamente è incapace di causare la malattia.
Vaccini con microrganismi uccisi: il vaccino contiene virus o batteri uccisi o inattivati.
Vaccini preparati con uno o più antigeni, cioè parti del microrganismo, come i vaccini antipertosse acellulare, antiepatite B, antinfluenzale.
Vaccini preparati con tossine prodotte dai batteri e opportunamente modificate, dette anatossine, che non possono nuocere, ma solo stimolare l’organismo a produrre anticorpi, come quelle che costituiscono i vaccini antitetanico e antidifterico.
Come qualunque farmaco, ogni vaccino contiene, oltre al principio attivo, altre sostanze necessarie alla sua formulazione: queste vengono detti eccipienti. I principali eccipienti contenuti nei vaccini sono conservanti, disinfettanti e coadiuvanti. Gli eccipienti possono assolvere diversi ruoli: ad esempio, “aiuvanti” come i Sali di alluminio, impiegati in alcuni vaccini per potenziarne l’immunità, determinano processi infiammatori locali intensi e protratti nel sito di iniezione.

Quali sono i rischi delle vaccinazioni?
I vaccini sono farmaci importanti che hanno permesso la riduzione dell’incidenza o l’eradicazione di malattie che, in passato, provocavano un alto numero di morti o di persone con disabilità, come il vaiolo, la poliomielite, il tetano.

Tuttavia, ogni vaccino può provocare effetti indesiderati: i più comuni (dolore, gonfiore nella sede dell’iniezione, febbre) sono lievi e scompaiono in 2 o 3 giorni. In casi più rari, i vaccini possono dare degli effetti indesiderati quali convulsioni febbrili. Eventi molto gravi, ma rarissimi, sono le reazioni allergiche di tipo “anafilattico” che possono mettere in pericolo la vita del paziente.

Inoltre, il possibile e tanto discusso legame tra il vaccino e l’autismo ipotizzato nel 1998 in uno studio pubblicato da un medico inglese, Andrew Wakefield, non ha mai trovato conferme scientifiche e lo stesso medico è stato accusato di frode.

Un altro tema controverso è rappresentato dai possibili rischi dovuti ai conservanti contenuti nei vaccini, e in particolare a un sale del mercurio (thimerosal): benché sia appurato che il mercurio è altamente tossico, non è dimostrato che il thimerosal, contenuto nei vaccini in piccolissime quantità, sia associato a rischi di effetti indesiderati.

a scopo preventivo, oggi i vaccini utilizzati nei bambini non contengono più questo conservante.
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