Noduli tiroidei

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Tommaso de Torquemada
00domenica 12 giugno 2016 16:20
Farmaco e Cura 29 May 2016
Introduzione
Cause
Sintomi
Quando chiamare il medico
Complicanze
Diagnosi
Cura
Introduzione

La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla, posta sul davanti del collo appena sotto la laringe. Produce i due ormoni tiroidei

triiodiotironina (T3)
tiroxina (T4).
T3 e T4 aiutano a regolare il metabolismo, ossia le modalità con cui l’organismo usa e immagazzina energia.

I noduli tiroidei sono masse solide o piene di liquido che si formano all’interno della ghiandola.

Gran parte dei noduli non è grave e non causa sintomi e il cancro tiroideo incide solo per una piccola percentuale dei noduli tiroidei che si riscontrano.

Spesso il nodulo viene scoperto casualmente durante un esame medico di controllo, alcuni tuttavia possono diventare abbastanza grossi da essere visibili od ostacolare la deglutizione o il respiro.

Le opzioni terapeutiche dipendono dal tipo di nodulo tiroideo.

Cause

Un nodulo tiroideo è una proliferazione di tessuto ghiandolare o una cisti piena di liquido che formano una massa nella tiroide. I noduli sono molto frequenti. Le possibilità di svilupparli aumentano con l’età. Benché in genere non diano sintomi, un nodulo di grosse dimensioni può talvolta causare dolore o raucedine, nonché interferire con la deglutizione o il respiro.

La preoccupazione medica relativa ai noduli è legata alla loro occasionale natura cancerosa. Il cancro della tiroide viene riscontrato in circa l’8% dei noduli nei maschi, nel 4% nelle donne.

Quindi, almeno il 90% di tutti i noduli tiroidei è benigno (non canceroso).
Nella maggior parte dei casi, le cause non sono note, ma spesso hanno un’incidenza familiare. In tutto il mondo, la carenza di iodio nella dieta è una causa molto frequente.

Altre cause possibili:

Iperproliferazione del normale tessuto tiroideo; non ne è chiaro il motivo, ma questo tipo di crescita, talvolta chiamato adenoma tiroideo, non è canceroso e non è ritenuto importante a meno di sintomi fastidiosi legati alle dimensioni.
Cisti tiroidea; cavità cistiche (formazioni ripiene di liquido) si formano perlopiù a seguito di processi degenerativi di adenomi tiroidei.
Infiammazione cronica della tiroide (tiroidite); il morbo di Hashimoto, un disturbo tiroideo, può causarne l’infiammazione e determinare accrescimenti nodulari.
Gozzo multinodulare; il termine “gozzo” viene usato per descrivere un ingrossamento della tiroide, che può essere causato da carenza di iodio o da disturbi tiroidei.
Sintomi

La maggior parte dei noduli della tiroide non causa segni o sintomi, tuttavia talvolta diventano tanto grossi da:

Essere percepibili,
Essere visibili, spesso come gonfiore alla base del collo,
Comprimere le vie aeree o l’esofago, causando affanno o difficoltà a deglutire.
In alcuni casi producono quantità aggiuntive di tiroxina, uno degli ormoni secreti dalla ghiandola. Questa quantità aggiuntiva può dare sintomi di ipertiroidismo, come:

Perdita di peso inspiegabile,
Intolleranza al caldo,
Tremore,
Nervosismo,
Polso accelerato o irregolare.
Occasionalmente possono essere una manifestazione tumorale (noduli maligni), ma non è possibile stabilirlo in base ai sintomi. La maggior parte dei noduli maligni cresce lentamente e può essere piccola quando rilevata. I cancri tiroidei aggressivi sono rari, ma possono essere grossi, solidi, fissi e crescere rapidamente.

Quando chiamare il medico

Benché la maggior parte dei noduli tiroidei sia benigna (quindi, non cancerosa) e non causi problemi, è indispensabile far valutare al medico qualunque gonfiore non usuale del collo, specie se associato a problemi di deglutizione o respiro. È importante considerare la possibilità di un eventuale cancro.

Consultare il medico anche a fronte dell’insorgenza di sintomi di ipertiroidismo, quali:

Perdita di peso improvvisa, nonostante l’appetito sia conservato o aumentato,
Palpitazioni,
Disturbi del sonno,
Debolezza muscolare,
Nervosismo o irritabilità.
Complicanze

Tra le complicanze si annoverano:

Problemi a deglutire o a respirare; i noduli più grossi o il gozzo multinodulare (ingrossamento della ghiandola, disseminata di noduli distinti) possono interferire con la deglutizione o con il respiro.
Ipertiroidismo; possono insorgere problemi se un nodulo o un gozzo producono ormoni tiroidei, determinando ipertiroidismo. Quest’ultimo può causare perdita di peso, debolezza muscolare, intolleranza al caldo, ansia o irritabilità. Sue possibili complicanze sono aritmie cardiache (fibrillazione atriale), ossa fragili (osteoporosi) e la crisi tireotossica, un’intensificazione improvvisa e potenzialmente mortale di segni e sintomi che richiede un immediato trattamento.
Problemi associati al cancro tiroideo; i noduli maligni richiedono in genere la chirurgia. Di solito, la ghiandola viene rimossa nella sua totalità o quasi; dopo l’intervento, sarà necessario sottoporsi alla terapia ormonale sostitutiva per il resto della propria esistenza. La maggioranza dei cancri tiroidei è comunque scoperta precocemente, e ha una buona prognosi.
Diagnosi

La maggior parte dei noduli viene scoperta durante un esame obiettivo di routine. Il medico, a seguito di tale reperto, prescriverà una serie di esami di laboratorio per capire se il nodulo è iperfunzionante (nodulo “caldo”, secernente ormoni tiroidei in eccesso) o ipofunzionante (nodulo “freddo”, non secernente ormoni).

Questi test non sono tuttavia sufficienti a escludere il cancro tiroideo. Per caratterizzare meglio il nodulo il medico potrà ricorrere a uno o più esami tra i seguenti:

L’agoaspirato con biopsia impiega un ago sottile per prelevare campioni di cellule o liquido dal nodulo. Questo esame identifica i noduli cancerosi o sospetti con estrema accuratezza.
L’ecografia tiroidea viene adoperata per ottenere un quadro morfologico preciso e vedere se il nodulo è solido o riempito di liquido (cistico). Benché l’ecografia non consenta di stabilire se un nodulo è maligno, è di grande utilità per guidare l’ago nel prelievo (aspirazione) di cellule dai noduli. Questa procedura viene detta agoaspirato con biopsia eco-guidata.
La scintigrafia tiroidea impiega piccole quantità di iodio radioattivo e un rilevatore speciale (gamma camera) per produrre un’immagine della tiroide e stabilire la funzionalità (iper o ipo) del nodulo. Il livello di attività può fornire indizi sull’esistenza o meno di un cancro tiroideo. Il medico prescrive questa procedura quando sospetta la presenza di un nodulo caldo.
Cura

Il trattamento dipende dal tipo di nodulo tiroideo. Gli esperti consigliano la rimozione chirurgica della tiroide in caso di noduli maligni o sospetti. Dopo l’asportazione chirurgica, può essere indicata la radioterapia con iodio radioattivo per distruggere eventuali cellule cancerose residue.

Noduli anche non cancerosi possono richiedere la rimozione se diventano troppo grossi e causano problemi di deglutizione o respiro.

I noduli iperfunzionanti non sono praticamente mai cancerosi, ma possono causare ipertiroidismo (troppi ormoni tiroidei nell’organismo), a sua volta motivo di problemi di salute. Questi noduli possono essere rimossi chirurgicamente o trattati con iodio radioattivo.

I noduli tiroidei che non vengono rimossi chirurgicamente dovranno essere controllati ogni 6-12 mesi. Il controllo può essere eseguito clinicamente, tramite ecografia, o con ambedue le tecniche. Se il nodulo cresce, potrà essere necessario ripetere l’agoaspirato. Anche se l’esame bioptico mostra una natura benigna del nodulo, il medico può suggerirne l’asportazione chirurgica nel caso si ingrossi.

Fonte:

Mayo
Hormone.org
Traduzioni a cura della Dr.ssa Greppi Barbara
www.farmacoecura.it/malattie/noduli-tiroidei-2/
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:53.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com