Dermatite seborroica: cause e rimedi

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francocoladarci
00sabato 15 dicembre 2012 11:07
Posted: 06 Dec 2012 11:46 PM PST
Introduzione
Cause
Sintomi
Quando chiamare il medico
Pericoli
Crosta lattea
Diagnosi
Cura
Prevenzione
Introduzione

La dermatite seborroica è un disturbo dermatologico molto diffuso che colpisce perlopiù il cuoio capelluto, causando prurito, desquamazione, rossore e forfora persistente. Nei neonati la dermatite seborroica del cuoio capelluto è detta crosta lattea.

La malattia può anche colpire il volto, il torace, la schiena e le altre zone dell’organismo in cui la concentrazione di ghiandole sebacee è maggiore.

La dermatite seborroica non ha alcuna conseguenza sullo stato di salute del paziente, ma può metterlo a disagio e creare imbarazzo quando si sviluppa su parti del corpo visibili.

Non è contagiosa e non è sintomo di una scarsa igiene personale.

E’ un disturbo che tende a cronicizzare, ma si può imparare a gestirne le fasi acute riconoscendone i sintomi e combinando semplici accorgimenti pratici con l’uso di farmaci da banco.

Cause

I medici non conoscono ancora con esattezza la causa della dermatite seborroica. Tra i fattori che potrebbero avere un ruolo di qualche tipo ricordiamo:

Malassezia. Questo lievito (fungo) è una delle forme di vita microscopiche che, in condizioni normali, crescono insieme a certi batteri nel sebo, cioè nella secrezione oleosa della pelle. Le creme, i prodotti da bagno o le lozioni che contengono un agente antimicotico come il ketoconazolo spesso sono in grado di alleviare le ricadute, e questo fa pensare che la Malassezia sia uno dei fattori scatenanti. La dermatite seborroica, però, non è considerata un’infezione e non è contagiosa.
Cambio di stagione. Gli episodi spesso sono più gravi durante l’inverno.
Patologie neurologiche. La dermatite seborroica può colpire con maggior frequenza i pazienti affetti dal morbo di Parkinson e da altri tipi di patologie neurologiche.
Stress e affaticamento. Gli eventi e le situazioni stressanti possono scatenare l’episodio di dermatite o farlo peggiorare, in base a meccanismi che finora rimangono sconosciuti. Probabilmente sono gli effetti sul sistema nervoso che collegano i disturbi neurologici e lo stress.
HIV/AIDS. La dermatite seborroica può colpire con particolare frequenza e maggior gravità i pazienti affetti da HIV/AIDS.
Sintomi

Tra i sintomi frequenti della dermatite seborroica ricordiamo:

infiammazione (arrossamento) della pelle,
formazione di squame irregolari o di croste spesse sul cuoio capelluto,
forfora (squame giallastre o biancastre) sul cuoio capelluto, sulle sopracciglia, nella barba o nei baffi,
pelle arrossata ed untuosa coperta di squame biancastre o giallastre in altre parti del corpo, ad esempio: sul petto, sulle ascelle, nell’inguine o sullo scroto,
prurito o dolore.
La dermatite seborroica nella maggior parte dei casi colpisce il cuoio capelluto, ma può colpire anche le pieghe della pelle o la pelle delle zone ricche di ghiandole sebacee.

Può presentarsi su

sopracciglia,
ai lati del naso e dietro le orecchie,
sullo sterno,
nell’inguine
sotto le ascelle.
Nella maggior parte dei pazienti è un disturbo cronico. Quasi sempre il paziente alterna periodi di miglioramento dei sintomi ad altri in cui i sintomi peggiorano.

Nei neonati la dermatite seborroica del cuoio capelluto è detta crosta lattea: le squame possono essere spesse e giallastre, oppure formare delle croste o delle zone untuose. La crosta lattea dei neonati può anche presentarsi sul volto o nella zona del pannolino. Nella maggior parte dei bambini, tuttavia, scompare entro il primo anno di vita.

Quando chiamare il medico

Andate dal medico se:

la dermatite è talmente dolorosa o pruriginosa da impedirvi di dormire o da distrarvi dalle vostre normali attività,
la dermatite causa imbarazzo e ansia,
credete di avere un’infezione cutanea,
avete tentato diversi rimedi pratici senza alcun successo.
Pericoli

Crosta lattea

La crosta lattea di solito scompare da sola nel giro di alcuni mesi.

Nel frattempo, lavate i capelli del bambino una volta al giorno con uno shampoo apposito non aggressivo. Staccate le squame con una spazzola morbida prima di risciacquare.

Se le squame non si staccano facilmente, strofinate alcune gocce di olio minerale o di olio d’oliva sul cuoio capelluto. Lasciatelo agire per alcuni minuti, poi spazzolate e fate lo shampoo al bambino come al solito.

Se la crosta lattea non scompare o sembra aggravarsi, il pediatra può consigliarvi uno shampoo o una lozione medicati o un’altra terapia.

Diagnosi

I medici normalmente diagnosticano la dermatite seborroica facendo un’anamnesi completa, ascoltando attentamente la descrizione dei sintomi ed esaminando le zone di pelle che danno problemi.

I passaggi che conducono alla diagnosi sono i seguenti:

Anamnesi. Il medico vi chiederà di quali sintomi soffrite, quali farmaci assumete (sia da banco sia con prescrizione medica) e se avete altri problemi di salute.
Visita. Il medico esaminerà il cuoio capelluto e le zone del volto o del corpo in cui si presentano i sintomi.
Biopsia cutanea. IL medico eventualmente preleverà alcune cellule della pelle e le esaminerà al microscopio oppure preleverà un campione di pelle (biopsia) da inviare in laboratorio per un’analisi più accurata. Questi esami potranno essere utili per confermare la diagnosi, escludendo altri disturbi cutanei con sintomi simili.
Diagnosi differenziale

Tra i disturbi cutanei con sintomi simili a quelli della dermatite seborroica ricordiamo:

Psoriasi. Anche questo disturbo provoca rossore e desquamazione cutanea. Le squame, però, sono di colore argenteo e di solito si presentano anche in zone diverse dal cuoio capelluto: possono essere pochissime oppure formare vere e proprie chiazze che coprono ampie zone del corpo. Le parti del corpo soggette alla psoriasi possono essere diverse da quelle colpite di solito dalla dermatite seborroica. Anche la psoriasi, come la dermatite seborroica, può causare la forfora.
Dermatite atopica (eczema). Questa eruzione cutanea provoca prurito e infiammazione. Colpisce perlopiù la piega del gomito, il retro delle ginocchia o la parte anteriore del collo. Ricompare di tanto in tanto, e poi si calma per un po’ di tempo, anche per diversi anni.
Tigna (Tinea capitis). Si tratta di un’infezione micotica, che colpisce con particolare frequenza i neonati e i bambini in età scolare. Provoca rossore, prurito e chiazze sul cuoio capelluto.
Cura e terapia

La dermatite seborroica tende a cronicizzare e di solito non c’è alcuna strategia per liberarsene definitivamente: tuttavia le terapie, comprese i vari rimedi che potete tentare a casa, sono in grado di tenere sotto controllo i sintomi durante gli episodi acuti.

L’approccio migliore nel vostro caso dipende dal vostro tipo di pelle, dalla gravità del disturbo e dall’eventuale presenza dei sintomi in zone diverse dal cuoio capelluto.

Le creme e le lozioni da applicare sulle zone colpite e gli shampoo medicati sono le basi della terapia. Nei casi molto gravi i medici possono prescrivere farmaci per uso orale che hanno effetto sull’intero organismo. I prodotti in commercio contengono diversi principi attivi. Alcuni preparati comprendono principi attivi di diversi tipi.

Principi attivi antimicotici

Questi principi attivi diminuiscono la quantità di Malassezia nelle zone colpite. Tra i principi attivi antimicotici usati normalmente per curare la dermatite seborroica ricordiamo:

Il ketoconazolo si trova negli shampoo, nei docciaschiuma, nei gel e nelle creme. È in vendita in farmacia senza ricetta, con concentrazione dell’1 per cento e del 2 per cento (per esempio gli shampoo Triatop® e Nizoral®). Alcune ricerche indicano che la concentrazione del 2 per cento potrebbe essere più efficace. In una piccola percentuale di pazienti, il ketoconazolo può provocare irritazione, prurito e bruciore.
La ciclopiroxolamina si trova negli shampoo e nei prodotti per la pelle. Può causare irritazioni, prurito e bruciore in una piccola percentuale di pazienti.
La terbinafina in alcuni casi viene prescritta sottoforma di compresse per gli episodi gravi, anche se gli studi sulla sua efficacia sono ancora limitati. La maggior parte dei dottori è restia a prescrivere farmaci antimicotici per uso orale per la dermatite seborroica, perché questi farmaci possono avere effetti collaterali gravi e la dermatite seborroica tende a cronicizzare. Tra gli effetti collaterali della terbinafina si possono avere reazioni allergiche gravi e problemi al fegato.
Corticosteroidi

Questi principi attivi (cortisone) alleviano i sintomi, diminuendo l’infiammazione, il prurito e il fastidio. In generale sono consigliati per l’uso occasionale e di breve periodo perché l’uso sul lungo periodo su ampie zone dell’organismo può provocare effetti collaterali significativi. Gli effetti collaterali possono essere locali, perché il farmaco può causare danni alla pelle e irsutismo, oppure coinvolgere l’intero organismo, con aumento del rischio di infezioni, iperglicemia e soppressione di determinati ormoni.

Tra i corticosteroidi ricordiamo:

L’idrocortisone è disponibile nelle creme con varie concentrazioni, che possono essere usate anche su parti del corpo diverse dal cuoio capelluto.
Il betametasone è disponibile sottoforma di crema o lozione da usare sul cuoio capelluto e su altre parti del corpo. È uno steroide particolarmente potente, quindi il suo uso va limitato a periodi di poche settimane alla volta.
Inibitori della calcineurina

Queste creme in vendita in farmacia con obbligo di ricetta sono farmaci derivati che hanno effetto su tutto l’organismo, perché diminuiscono l’attività del sistema immunitario. Le ricerche e l’esperienza clinica indicano che sono efficaci come i farmaci antimicotici e i corticosteroidi.

L’esposizione protratta ai farmaci che hanno effetto su tutto l’organismo può far aumentare il rischio di tumore alla pelle o di linfoma, quindi la FDA (Food and Drug Administration) consiglia di usare questo tipo di farmaco solo se le altre terapie non si sono dimostrate efficaci, o se il paziente non ha tollerato le altre terapie. La FDA inoltre sconsiglia di usare questi farmaci sul lungo periodo.

Tra gli inibitori della calcineurina ricordiamo:

il tacrolimus
il pimecrolimus.
Altri principi attivi degli shampoo

Tra gli altri principi attivi presenti negli shampoo ricordiamo:

Il solfato di selenio: alcune persone che usano questi prodotti lamentano irritazione del cuoio capelluto o schiarimento dei capelli.
Lo zinco piritione si trova nei prodotti in vendita in farmacia o al supermercato. Può causare irritazioni.
Il carbone minerale è il principio attivo della Neutrogena T/Gel e di diversi altri prodotti di altre marche.
L’acido salicilico è un principio attivo poco potente che serve per far staccare le squame dal cuoio capelluto.
È importante usare i prodotti per la dermatite seborroica seguendo attentamente la prescrizione medica e le istruzioni presenti sulla confezione. Se un tipo di shampoo funziona per un certo periodo e poi sembra perdere efficacia, provate ad alternare tra due tipi diversi.

Ricordate di lasciar agire lo shampoo per tutto il tempo consigliato, in modo che gli ingredienti abbiano il tempo di fare effetto.

Se vi siete lavati i capelli con cura per diverse settimane e avete ancora prurito e desquamazione, andate dal medico. Potreste aver bisogno della ricetta per uno shampoo o una lozione più incisivi.

Stile di vita e rimedi pratici

Per tenere sotto controllo la dermatite seborroica vi consigliamo i seguenti prodotti e rimedi pratici:

Lavatevi i capelli con uno shampoo antiforfora medicato, seguendo i consigli riportati sulla confezione. Se non vedete alcun risultato, provate uno shampoo con un principio attivo diverso.
Usate una pomata antimicotica in vendita in farmacia senza ricetta. Può essere utile una crema con ketoconazolo all’1 per cento. In genere si fanno cicli di terapia, continuare troppo a lungo espone al rischio di resistenza.
Applicate sulla zona colpita una crema o una lozione antiprurito. Per alleviare temporaneamente il prurito potete seguire una breve terapia con una pomata idrocortisonica, con idrocortisone all’1 per cento.
Evitate i saponi e i detergenti aggressivi. Ricordate di risciacquare bene il sapone dal corpo e dal cuoio capelluto.
Indossate abiti morbidi di cotone. In questo modo l’aria potrà circolare intorno alla pelle ed eviterete le irritazioni.
Radetevi. La dermatite seborroica può essere più grave sotto la barba o i baffi. Se vi radete, probabilmente riuscirete ad alleviare i sintomi.
Cercate di non grattarvi. Il prurito può far aumentare l’irritazione, darvi ancora più fastidio e peggiorare il rischio di infezioni.
Medicina alternativa

Una teoria sul ruolo del lievito Malassezia nella dermatite seborroica afferma che i processi vitali del lievito causano uno squilibrio nelle secrezioni sebacee della pelle. Le persone più fragili, quindi, possono sviluppare una reazione cutanea. Sembrerebbe che l’applicazione di determinati oli che idratano e ammorbidiscono la pelle (emollienti) possa alleviare parzialmente i sintomi.

Olio di tea tree

Una ricerca sembrerebbe dimostrare che l’olio di tea tree sia più efficace contro la dermatite seborroica del cuoio capelluto rispetto a un placebo (sostanza dall’aspetto simile, ma inefficace); tuttavia, in questa ricerca, la dermatite seborroica è scomparsa completamente solo in una persona che usava il tea tree oil e in una persona che usava il placebo. Nessun paziente coinvolto nella ricerca ha lamentato effetti collaterali connessi all’uso del tea tree oil, ma altri studi indicano che questo prodotto a volte può scatenare reazioni allergiche. Il tea tree oil, inoltre, potrebbe avere anche altri effetti collaterali.

Integratori a base di olio di pesce

Alcune ricerche sembrano indicare che gli integratori a base di olio di pesce che contengono gli acidi grassi omega 3 potrebbero essere utili contro la dermatite seborroica.

Assumere fino a 3 grammi di olio di pesce al giorno è considerato sicuro, ma l’olio di pesce può causare alito cattivo, nausea e diarrea. In dosi maggiori può far rallentare la coagulazione del sangue e aumentare il rischio di emorragie interne.

Prima di ricorrere a una qualsiasi terapia alternativa, è sempre quindi opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

Fonte Principale: Mayo Clinic (traduzione ed integrazione a cura di Elisa Bruno)

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Tratto da
www.farmacoecura.it
Franco
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