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Infarto intestinale: sintomi, cause e mortalità

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2015 13:59
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20/01/2014 15:08
 
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Posted: 19 Jan 2014 11:27 PM PST
Introduzione
Cause
Sintomi
Quando chiamare il medico
Pericoli
Diagnosi
Cura
Prevenzione
Introduzione

L’infarto intestinale (od ischemia intestinale) si verifica quando i vasi sanguigni che affluiscono all’intestino si contraggono o si ostruiscono, riducendo così l’afflusso di sangue. L’ischemia può colpire l’intestino tenue o il colon, oppure entrambi. La riduzione nel flusso di sangue può causare dolore e procurare lesioni permanenti all’intestino.

L’ischemia intestinale acuta, ossia l’interruzione improvvisa della circolazione diretta verso l’intestino, è una situazione d’emergenza e richiede un immediato intervento chirurgico; quella cronica, che si manifesta nel tempo, deve invece essere curata perché può trasformarsi in acuta o causare una forte perdita di peso e denutrizione.

La colite ischemica senza cancrena, che comprende la stragrande maggioranza dei casi, è associata ad un tasso di mortalità di circa il 6%; i pazienti che invece sviluppano cancrena hanno un tasso di mortalità del 50-75% con trattamento chirurgico, mentre diventa del 100% senza intervento.

Cause

L’ischemia intestinale si verifica quando la circolazione diretta verso l’intestino diminuisce o si arresta completamente. Se le cellule dell’apparato digerente ricevono meno sangue, manca loro l’ossigeno, si indeboliscono e muoiono, danneggiando l’intestino.

Esistono forme diverse di infarto intestinale, vediamole una per una.

Infarto del colon (colite ischemica)

L’ischemia del colon si verifica quando la circolazione diretta verso il colon rallenta. È la forma più diffusa e di solito colpisce gli over 60, ma può comparire a qualsiasi età.

La causa esatta della diminuzione del flusso di sangue diretto al colon non è sempre nota, tuttavia sono chiari i fattori di rischio per questa patologia:

aterosclerosi (accumulo di depositi di grasso sulle pareti delle arterie),
ipotensione (pressione molto bassa) connessa allo scompenso cardiaco, a interventi chirurgici maggiori, a traumi o shock,
formazione di un trombo in una delle arterie che alimentano il colon,
ostruzione intestinale, provocata da un’ernia, da tessuto cicatriziale o da un tumore,
interventi chirurgici sul cuore, sui vasi sanguigni o sull’apparato digerente o riproduttivo,
altre patologie a carico del sangue, come la vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni), il lupus o l’anemia falciforme,
farmaci, e in particolare i vasocostrittori (che fanno restringere i vasi sanguigni). Tra i vasocostrittori ricordiamo alcuni farmaci per il cuore e l’emicrania e gli estrogeni,
uso di cocaina o metanfetamine.
Ischemia mesenterica acuta

L’ischemia mesenterica acuta colpisce l’intestino tenue, si presenta all’improvviso e può essere causata da:

Un trombo che blocca una delle arterie che alimentano l’intestino tenue. I trombi sono la causa più frequente dell’ischemia mesenterica acuta e possono essere causati dall’insufficienza cardiaca congestizia, dall’aritmia (irregolarità del battito cardiaco) o dall’infarto cardiaco.
Un’ostruzione di una delle arterie intestinali, che rallenta o interrompe la circolazione diretta verso l’intestino. Spesso le ostruzioni sono causate dall’aterosclerosi, cioè dall’accumulo di grassi sulle pareti arteriose. Il blocco di una delle arterie intestinali spesso causa l’ischemia mesenterica cronica che in seguito diventa acuta.
Ipotensione causata da shock, insufficienza cardiaca, uso di determinati farmaci o insufficienza renale cronica. L’ipotensione può far diminuire l’afflusso di sangue all’intestino tenue. Questa causa è diffusa principalmente nei pazienti affetti da altre malattie gravi o dall’aterosclerosi. Questo tipo di ischemia mesenterica acuta spesso è chiamato ischemia non occlusiva.
Ischemia mesenterica cronica

L’ischemia mesenterica cronica (o angina intestinale) è provocata dall’aterosclerosi, cioè dall’accumulo graduale di depositi di grasso sulle pareti di un’arteria. L’ischemia mesenterica cronica può trasformarsi in ischemia mesenterica acuta se si forma un trombo in una delle arterie malate.

Trombosi venosa mesenterica

Questa forma di ischemia intestinale si verifica quando si forma un trombo nella vena che parte dall’intestino (vena mesenterica). L’ostruzione di questa vena fa rifluire il sangue nell’intestino, causando gonfiore e sanguinamento. La trombosi venosa mesenterica può essere causata da:

infiammazione acuta o cronica del pancreas (pancreatite),
infezioni addominali,
tumori dell’apparato digerente,
malattie dell’apparato digerente, come la colite ulcerosa, il morbo di Crohn o la diverticolite,
malattie che rendono il sangue più soggetto alla coagulazione (disturbi di ipercoagulazione), come la carenza ereditaria di proteine,
traumi addominali,
alcuni tipi di terapia ormonale.
Fattori di rischio

Tra i fattori in grado di aumentare il rischio di ischemia intestinale ricordiamo:

l’aterosclerosi (deposito di grasso nelle arterie), che ostacola l’afflusso di sangue al cuore (coronaropatia), alle gambe (malattia vascolare periferica) o alle arterie che irrorano il cervello (malattia carotidea), può anche ostacolare la circolazione diretta verso l’intestino. I fattori di rischio per l’aterosclerosi sono: l’età superiore ai 50 anni, il fumo, l’ipertensione, il diabete o l’ipercolesterolemia.
Pressione troppo alta o troppo bassa.
Problemi cardiaci, come lo scompenso cardiaco congestizio o l’aritmia (irregolarità del battito cardiaco).
Uso di farmaci, come i contraccettivi ormonali e i farmaci che fanno contrarre o dilatare i vasi sanguigni, ad esempio alcuni di quelli usati per combattere le allergie e l’emicrania.
Problemi di coagulazione, connessi ad esempio all’anemia falciforme o alla sindrome da anticorpi antifosfolipidi.
Uso di droghe, come la cocaina e le metanfetamine.
Sintomi

I sintomi possono manifestarsi all’improvviso (infarto acuto) oppure gradualmente (ischemia cronica).

Acuta

Improvviso dolore all’addome, d’intensità media o anche molto forte,
Bisogno urgente di defecare,
Attacchi frequenti e incontrollabili di diarrea,
Addome dolorante o gonfio,
Presenza di sangue nelle feci,
Nausea e/o vomito,
Febbre.
Cronica

Crampi addominali o sensazione di gonfiore circa 30 minuti dopo aver mangiato, che possono durare da una a tre ore,
Dolore all’addome che peggiora nel corso delle settimane e dei mesi,
Tendenza a saltare i pasti per il timore di avere, in seguito, dolore,
Perdita di peso involontaria,
Diarrea,
Nausea e/o vomito,
Gonfiore.
L’ischemia intestinale cronica può trasformarsi in ischemia acuta. In questo caso si può iniziare improvvisamente ad avere un forte mal di pancia, dopo settimane o mesi di dolore intermittente dopo i pasti.

Quando chiamare il medico

Andate immediatamente al pronto soccorso se avete un mal di pancia fortissimo e improvviso. Il dolore addominale insopportabile che non vi permette di stare fermi e non si calma nemmeno cambiando posizione rappresenta una situazione di emergenza.

Se avvertite altri sintomi preoccupanti, andate dal vostro medico.

Pericoli

Tra le complicazioni dell’ischemia intestinale ricordiamo:

Necrosi (morte) del tessuto intestinale, se la circolazione diretta all’intestino si interrompe completamente. Per rimuovere l’ostruzione e rimuovere il tessuto necrotico, se il paziente è in pericolo di vita, è necessario un intervento chirurgico. Il chirurgo, nel migliore dei casi, è in grado di ricollegare le parti sane dell’intestino, altrimenti si deve ricorrere a un intervento chirurgico che collega il colon a un’apertura verso l’esterno del corpo (stomia). Le feci non verranno più espulse attraverso il colon e il retto, ma saranno raccolte in un sacchetto attaccato alla stomia.
Stenosi del colon, se l’ischemia lascia delle cicatrici. Può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere il tessuto lesionato; se non è possibile ricollegare le parti sane dell’intestino, il chirurgo dovrà realizzare una stomia.
Diagnosi

Se avete un mal di pancia insopportabile che non vi permette di stare fermi, andate immediatamente al pronto soccorso. Se la situazione è grave, dovrete essere operati immediatamente per diagnosticare e curare la vostra malattia.

Se invece il mal di pancia è lieve ed ha caratteristiche prevedibili, ad esempio inizia sempre subito dopo i pasti, andate dal medico. Dopo la prima visita, il medico di famiglia vi prescriverà una visita specialistica da un gastroenterologo (medico specializzato nella cura dei disturbi dell’apparato digerente) o da un chirurgo vascolare (medico specializzato nella cura dei disturbi dell’apparato circolatorio).

Ecco alcune informazioni utili per prepararvi alla visita.

Ricordatevi di osservare le indicazioni per la preparazione della visita, ad esempio stando a digiuno nella notte precedente o nelle ore precedenti.
Fate un elenco di sintomi, indicando il momento in cui sono iniziati, eventuali cambiamenti delle loro caratteristiche, peggioramenti o miglioramenti.
Fate un elenco di tutti i farmaci che assumete, compresi gli integratori.
Scrivete tutte le informazioni fondamentali sulla vostra salute, ad esempio tutte le malattie che vi sono state diagnosticate in passato.
Scrivete tutte le informazioni fondamentali che vi riguardano, ad esempio i cambiamenti recenti della vostra vita e le situazioni di stress che state vivendo. Questi fattori possono essere connessi ai sintomi dell’apparato digerente.
Se possibile, fatevi accompagnare da un famigliare o da un amico che vi aiuteranno a ricordare quel che è stato detto durante la visita.
Fate un elenco di domande da rivolgere al medico.
A seconda dei sintomi, il medico vi può prescrivere uno di questi esami di imaging:

AngioTAC o angiografia tramite risonanza magnetica, che danno immagini precise della circolazione diretta verso l’intestino tenue e servono per capire se ci sono ostruzioni nelle arterie. In alcuni casi il medico può rimuovere l’ostruzione già durante l’angiografia.
Arteriografia, cioè la radiografia dei vasi sanguigni.
Tra gli altri esami e tecniche diagnostiche utili ricordiamo:

Endoscopia, per vedere direttamente la parte alta dell’intestino. L’endoscopia serve talora al medico per escludere altre patologie che potrebbero causare i problemi all’apparato digerente.
Colonscopia, per vedere direttamente il colon.
Intervento di chirurgia esplorativa, per individuare e rimuovere i tessuti danneggiati. La chirurgia esplorativa permette di eseguire la diagnosi e la terapia nel corso di un unico intervento.
Cura e terapia

La terapia dell’ischemia intestinale mira a ripristinare un afflusso di sangue ottimale all’intestino. Le opzioni sono diverse, a seconda del tipo e della gravità dell’ischemia.

Ischemia del colon (colite ischemica)

L’infarto del colon può guarire spontaneamente senza alcuna terapia, ma il medico può prescrivervi gli antibiotici per curare o prevenire le infezioni. Il medico, inoltre, può curare le eventuali patologie a monte, ad esempio lo scompenso cardiaco congestizio o l’aritmia. Il paziente probabilmente dovrà smettere di assumere i vasocostrittori, ad esempio i farmaci contro l’emicrania, gli ormoni e alcuni tipi di farmaci per il cuore.

Se il colon presenta delle lesioni, dovrete sottoporvi a un intervento chirurgico per rimuoverle o per eliminare l’ostruzione dell’arteria intestinale.

Ischemia mesenterica acuta

Di norma è necessario l’intervento chirurgico per rimuovere il trombo, per bypassare l’ostruzione dell’arteria o per riparare o rimuovere la parte di intestino lesionata. Le terapie talora comprendono farmaci che impediscono la formazione dei trombi, che dissolvono i trombi o dilatano i vasi sanguigni.

Se la diagnosi avviene tramite angiografia, si può eseguire un’angioplastica già durante l’angiografia. Durante l’angioplastica si usa un palloncino gonfio posizionato all’estremità di un catetere per comprimere i depositi di grasso e dilatare l’arteria, e ripristinarne così il lume. Per tenere aperta l’arteria, può essere posizionato uno stent (cioè una piccola rete metallica)

Ischemia mesenterica cronica

Per ripristinare la circolazione e prevenire l’ischemia mesenterica acuta, di norma è necessario un intervento chirurgico. Il chirurgo può bypassare le arterie ostruite oppure dilatarle con l’angioplastica oppure posizionando uno stent dopo l’angioplastica.

Trombosi venosa mesenterica

Se l’intestino non presenta alcuna lesione, con ogni probabilità il paziente dovrà assumere gli anticoagulanti per tre, sei mesi circa per prevenire la formazione di trombi. Se gli esami indicano che c’è un disturbo della coagulazione, il paziente dovrà rimanere per sempre in terapia con gli anticoagulanti. Le eventuali lesioni intestinali dovranno essere rimosse tramite intervento chirurgico.

Prevenzione

Si può diminuire il rischio di ischemia intestinale modificando lo stile di vita in modo da prevenire l’aterosclerosi:

Seguite una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali. Limitate gli zuccheri, il colesterolo e i grassi.
Non fumate. Se fumate, chiedete al medico di aiutarvi a smettere, ad esempio con un aiuto psicologico, con farmaci e prodotti sostitutivi della nicotina.
Fate esercizio fisico con regolarità. Cercate di muovervi per almeno mezz’ora quasi tutti i giorni.
Tenete sotto controllo il peso.
Tenete sotto controllo gli altri problemi di salute. Se soffrite di ipertensione, colesterolo alto diabete o altre malattie che predispongono all’aterosclerosi, cercate di tenerle sotto controllo insieme al vostro medico.
Fonte Principale: Mayo (traduzione ed integrazione a cura di Elisa Bruno)

Tratto da
www.farmacoecura.it

Franco
[Modificato da francocoladarci 06/09/2015 13:59]
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"Cio’ che i Cattolici furono un tempo , noi lo siamo ora . Se noi abbiamo torto , allora anche i Cattolici hanno avuto torto per duemila anni . Noi siamo cio’ che un tempo siete stati voi. Noi crediamo in cio’ che voi un tempo credevate . La nostra fede e’ la stessa che un tempo avevate anche voi . Se noi abbiamo torto ora , avevate anche voi torto allora . Se avevate ragione voi allora , abbiamo ragione noi adesso".
Robert De Piante

“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger - Commentary on the documents of Vatican II, vol. V, p. 134, Herbert Vorgrimler - Ed. Herder and Herder)
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