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arancio

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2011 11:50
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23/05/2011 11:50
 
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Arancio


GENERE: CITRUS FAMIGLIA: RUTACEAE

SPECIE: CITRUS SINENSIS (arancio dolce), CITRUS AURANTIUM (arancio amaro)



DESCRIZIONE

La pianta cresce in Italia, specie nelle regioni meridionali e negli altri Paesi a clima mediterraneo. E’ un albero che raggiunge i 10 – 12 m di altezza, sempreverde, originario della Cina e del Giappone. Fu introdotto in Italia dagli arabi nel XIV sec.

I fiori sono bianchi e molto profumati. Le foglie sono di forma ovata.

I frutti, chiamati arance, quando sono maturi hanno la buccia di colore dal giallo-arancione al rosso scuro. Sono di varietà dolce, amara, sanguigna. Di arance ne esistono moltissime, le più famose sono il Tarocco, il Moro e il Sanguinello: cambia il colore della polpa e del succo, varia la dimensione del frutto, la quantità di semi contenuti e la quantità di zuccheri.

La varietà amara deve il suo gusto amarognolo ad un olio essenziale, l’aurantiamarina. Essa è adoperata per liquori, canditi e marmellate.

Le varietà rosse con semi stanno scomparendo a vantaggio di quelle senza semi (tarocchi).

La raccolta dei frutti va da ottobre (arancia navel) a luglio (arancia valencia).

L’olio essenziale: le foglie ed i petali dei fiori, visti in controluce, mostrano una punteggiatura di colore giallognolo. Questi punti sono ghiandole che contengono un olio essenziale, cui si deve le proprietà aromatiche. Lo stesso olio è contenuto anche nella buccia dei frutti: difatti schiacciando con le dita una buccia d’arancia (o di un agrume in genere) si produce uno spruzzo costituito per l’appunto proprio da tale essenza. Per le restanti proprietà vedi LA BUCCIA.

Fiori d’arancio: il fiore dell’arancio è per tradizione associato alla buona fortuna ed è abitudine diffusa utilizzarlo per i bouquet di nozze.



L’ARANCIA

LA STRUTTURA

L’arancia appartiene al genere comune degli agrumi, insieme a limoni, mandarini, clementine, bergamotti, chinotti, cedro ed altri.

Strutturalmente è costituita da:



una parte esterna

detta comunemente buccia o scorza, a sua volta costituita da:



un epicarpo

sottile, di superficie rugosa, ricco di ghiandole e di colore che varia dal giallo-arancio al rosso-arancio, che è la cosiddetta parte colorata della buccia



un mesocarpo

bianco, spugnoso e asciutto, che è la cosiddetta parte bianca della buccia, detto anche albedo



una parte interna

detta polpa, che costituisce l’endocarpo, che si trova all’interno di spicchi racchiusi da membrane, contenenti succo e semi






In botanica questo tipo di frutto si chiama esperidio.

Una magia con l’arancia: potete stupire i vostri amici indovinando il numero di spicchi presenti nell’arancia senza sbucciarla, né tagliarla! Basta rimuovere, quando ancora presente, il picciolo (il rametto verde cui sono attaccati frutti e foglie) dal frutto e contare le “alette” chiare che si trovano disposte in circolo vicino al bordo della cavità scoperta. Il numero di spicchi coincide esattamente con il numero di alette.







LA POLPA

La polpa dell’arancia contiene le seguenti principali sostanze:

◊ Acido citrico

◊ Vitamina C (in misura minore anche vitamina B)

◊ Sostanze antiossidanti

◊ Oligoelementi (calcio, fosforo, potassio, ferro, selenio, sodio, magnesio).

Acido citrico: riduce il pH del corpo umano, diminuisce l’acidità delle urine e previene la formazione di calcoli renali.

Vitamina C (acido ascorbico). come tutte le vitamine è poco resistente al calore; ecco perché i cibi cotti perdono gran parte del loro contenuto vitaminico. La vitamina C non viene accumulata né viene prodotta dall’organismo, pertanto la sua assunzione deve essere effettuata quotidianamente. Essa viene in gran parte espulsa con le urine.

La vitamina C ha le seguenti principali proprietà:

□ facilita l’assorbimento del ferro da parte dell’intestino e quindi favorisce la formazione dei globuli rossi;

□ aumenta le difese immunitarie e aiuta a combattere le infezioni da virus e da batteri;

□ riduce lo stress e la stanchezza;

□ risulta indispensabile per la formazione del collagene (sostanza le cui fibre si trovano nel tessuto sottocutaneo, nella cartilagine delle ossa, nei vasi sanguigni, nei denti e nelle ossa), che, insieme alle fibre elastiche, conferisce alla pelle tonicità ed elasticità:

□ è utile per il ricambio del calcio, magnesio e zinco, che hanno diverse funzioni importanti nell’organismo.

La carenza di vitamina C può determinare sanguinamento delle gengive, fragilità capillare, dolori articolari, perdita dell’appetito, senso di debolezza.

Sono ricchi di vitamina C i seguenti alimenti:

• ortaggi e verdure: peperoni, peperoncini rossi piccanti, prezzemolo, radicchio, spinaci, cetrioli, piselli, rape, cavoli, cavolfiori, asparagi, cipolle, carote, pomodori, vegetali di colore rosso-arancio in genere;

• frutta: arance, mandarini, limoni, cedri, pompelmi, ribes, mirtilli, lamponi, fragole, banane, frutta acidula in genere.

Vitamina B: è basilare per una alimentazione corretta ed è importante per l’equilibrio del sistema nervoso.

Sostanze antiossidanti: rallentano o impediscono l’ossidazione di altre sostanze presenti nell’organismo. Tale processo di ossidazione può produrre radicali liberi (molecole che si formano dal metabolismo) che danneggiano le cellule e sono responsabili del loro invecchiamento.

Il colore dell’arancia è dovuto alla presenza del betacarotene, sostanza fortemente antiossidante, che il nostro organismo trasforma in vitamina A, utile principalmente per la vista, per la pelle e per le mucose. Tale betacarotene appartiene al gruppo dei flavoni, unitamente ad altri pigmenti vegetali che conferiscono il colore a frutti e fiori. L’assunzione di betacarotene prima dell’esposizione al sole, fa aumentare la produzione di melanina che rende più intensa l’abbronzatura, ma non protegge dall’azione dannosa dei raggi ultravioletti del sole (raggi UV).

Le arance rosse contengono le antocianine, che sono pigmenti (flavoni) antiossidanti che ne conferiscono il colore e che, per l’appunto, sono presenti in tutti i frutti rossi.

Anche la vitamina C è un efficace antiossidante.

Oligoelementi:

Calcio (simbolo chimico Ca): si trova in gran parte nelle ossa e favorisce molte funzioni del nostro organismo, ad es. la coagulazione del sangue, la trasmissione dei messaggi al sistema nervoso, la contrazione muscolare, la regolazione del battito cardiaco e della pressione sanguigna, ed è persino utile alla digestione. Il calcio viene fissato nelle ossa dalla vitamina D che è attiva ai raggi solari. Sono ricchi di calcio i seguenti alimenti: latte, formaggi (specie parmigiano, emmenthal e groviera), salvia, rosmarino, rucola ed altri.

Fosforo (simbolo chimico P): è molto utile ai muscoli ed alle ossa, alla funzionalità renale, al sistema nervoso ed ai processi metabolici. Fonti alimentari di fosforo sono: cereali, verdure, latte carni bovine, pesce pollami e legumi.

Potassio (simbolo chimico K): è utile a tutte le cellule del nostro organismo ed è un elemento essenziale alla vita vegetale. Tutti gli alimenti contengono potassio: in particolare la frutta secca ed oleosa, ma anche i legumi, la carne, il pesce, la frutta e gli ortaggi.

Ferro (simbolo chimico Fe): si trova nei globuli rossi ed è il pigmento rosso del sangue. E’ indispensabile alla vita sia vegetale ed animale. I vegetali lo traggono dal terreno, gli animali invece dai vegetali. Gi alimenti più ricchi di ferro sono: carne, pesce, fagioli e ceci.

Selenio (simbolo chimico Se): è un antiossidante che si trova prevalentemente nei muscoli del nostro corpo. La sua mancanza provoca debolezza muscolare. Gli alimenti che contengono più selenio sono: albicocche, baccalà, grano, tonno, aringa, uova, frutta secca.

Sodio (simbolo chimico Na): è indispensabile al mantenimento dell’equilibrio fra i liquidi all’interno ed all’esterno delle cellule del nostro organismo. Ha inoltre un ruolo importante nella protezione dell’organismo dalle eccessive perdite di acqua, nella contrazione muscolare e nella trasmissione dei messaggi lungo i nervi. Per tali scopi basta introdurre anche meno di un grammo al giorno. Non è quindi indispensabile l’aggiunta di sale ai cibi in quanto il sodio naturalmente contenuto negli alimenti è sufficiente ai bisogni dell’organismo. Gli alimenti a maggior contenuto sono: soia, prosciutto crudo, salmone, salame, pecorino, pancetta, bresaola, speck, salsiccia, aringa.

Magnesio (simbolo chimico Mg): è implicato in diverse reazioni chimiche che avvengono nell’organismo, nella trasmissione degli impulsi muscolari e nervosi. La mancanza di questo minerale può portare a numerosi disturbi, quali: nervosismo, agitazione, palpitazioni, insonnia, nausea e vomito, diarrea, crampi muscolari, ipertensione, ridotta assimilazione del calcio. Il magnesio è contenuto in tutte le piante verdi, essendo un importante componente della clorofilla (pigmento che conferisce il colore verde alle piante). Lo si trova in molti prodotti alimentari, come: cereali (soprattutto integrali), noci, verdure verdi, ma anche carni, farinacei, prodotti e derivati del latte. Tuttavia la cottura dei cibi ne riduce sensibilmente la presenza.

Altre proprietà:

Il succo ricavato dalla polpa, dopo quello del limone, è un eccellente disinfettante della bocca ed offre facile soluzione a piccole emergenze, quali ad es. le gengiviti. Ha anche proprietà digestive e combatte la stitichezza. Contiene poco zucchero, quindi è indicato anche per i diabetici. Ha un alto contenuto d’acqua, pertanto è utile come dissetante.

Un’arancia mangiata a digiuno la mattina per un po’ di tempo, è utilissima contro le cattive digestioni e mette in ordine lo stomaco. Inoltre è particolarmente indicata nelle diete dimagranti ed a questo scopo è meglio consumarla a spicchi piuttosto che sottoforma di spremuta: la polpa, infatti, più ricca di fibre, dà un senso di sazietà.

L’arancia la si può consumare anche la sera, contrariamente a quanto afferma il detto popolare secondo il quale l’arancia è “oro al mattino, argento a mezzogiorno e piombo la sera”.

Il succo ricavato dalla premuta delle arance, salato, applicato sulla pelle schiarisce le macchie scure e le lentiggini.



LA BUCCIA

La parte bianca sotto la buccia, chiamata albedo, è ricca di pectina, fibra alimentare che favorisce il transito intestinale e regola l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri. Se l’albedo viene trasferito nel succo lo rende particolarmente amaro.

La parte esterna della buccia, quella colorata, presenta uno strato superficiale più o meno rugoso costituito da cere. Tale strato di solito contiene funghi e batteri, per cui è buona norma lavare energicamente l’arancia prima di qualsiasi uso alimentare.

La buccia contiene i flavoni e gode di proprietà aperitive e digestive.

La spremitura a freddo della buccia d’arancia, dopo averla privata della parte bianca, consente di estrarre un olio essenziale, che è un liquido di colore dal giallo all’arancio scuro e dall’aroma dolce e fruttato fresco. Esso è utilizzato in diversi campi. Ha un’azione calmante e sedativa dell’apparato digestivo, combatte l’ansia ed il nervosismo ed ha proprietà antisettiche. Da diversi anni è impiegato come aromatizzante in bevande, dolci e prodotti farmaceutici. In cosmetica è utilizzato per la profumazione di saponi e detergenti. Una pratica domestica utile nei casi di cattiva digestione è quella di fare un decotto con le scorze fresche dell’arancia. L’olio essenziale se usato nella vasca da bagno esplica un’azione rilassante.
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