Luciano_59, 26/03/2024 10:46:
E' solo una questione di forma, ma non di sostanza.
In entrambi i casi c'è sempre l'intervento divino; ...e in quanto tale,
non ci può essere errore.
Continuare nel distinguo tra le due situazioni, è solo un giustificativo
per spiegare i ravvedimenti su posizioni che nel tempo vengono
riconsiderate.
Ciao.
Non è così.
Partiamo dal fatto che lo schiavo stesso, o corpo direttivo, a dire che è guidata l'organizzazione nel suo insieme e non è perfetta.
La Bibbia cosa dice?
Paolo guidava la congregazione o le congregazioni dell'epoca sotto ispirazione, ma anche lui era imperfetto e viene citato un qualcosa di sbagliato quando arrivo a litigare furiosamente con un fratello.
I cristiani dell'epoca doveva pensare cosa? Che essendo ispirato non può sbagliare?
Non lo pensarono, perché Paolo stesso aveva bisogno del sacrificio di Gesù, come tutto il resto dell'umanità.
Dunque ricercare perfezione tanto più oggi da chi non è ispirato, è pura follia. Significa non comprendere il messaggio della Bibbia, né accettare il valore del sacrificio di Gesù.
Ciao 👋