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L’inibizione di PDE5 migliora il rimodellamento e la performance cardiaca

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2014 19:29
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10/11/2014 19:29
 
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La somministrazione continua, a lungo termine, degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 può rappresentare un trattamento sicuro ed efficace per la malattia cardiovascolare.

E’stata condotta una meta-analisi di studi randomizzati e controllati con placebo, che ha valutato l'impatto della fosfodiesterasi di tipo 5 ( PDE5 ) sulla morfologia e sulla funzione cardiaca.
Gli studi inseriti erano stati pubblicati nel periodo 2012-2013, ed avevano preso in esame la somministrazione continua, giornaliera o a giorni alterni, degli inibitori di PDE5.

Per molti anni, l'uso di inibitori selettivi di PDE5 è stato limitato alla somministrazione on-demand per la disfunzione erettile.
Questi farmaci hanno anche dimostrato di avere un potenziale effetto sulla emodinamica, le prestazioni del ventricolo destro e sulla ossigenazione nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare.

La nuova analisi ha incluso 1.622 pazienti in 24 studi clinici; questi pazienti sono stati assegnati in modo casuale a inibizione della PDE5 ( n=954 ) oppure a placebo ( n=772 ).
I pazienti hanno ricevuto Sildenafil in 18 studi ( n=694 ), Tadalafil in quattro studi ( n=54 ) e Vardenafil in due studi ( n=218 ).

I risultati della meta-analisi hanno dimostrato una riduzione dell'indice di massa ventricolare sinistra nei pazienti con ipertrofia ventricolare sinistra sottoposti in maniera continua a inibizione di PDE5 ( -12,21 g/m2; P inferiore a 0.001 ), ma non nella intera popolazione in cinque studi clinici.

L'inibizione sostenuta è stata anche associata a un aumento del volume telediastolico ( 5 ml/m2; p inferiore a 0.001 ) tra i pazienti senza ipertrofia ventricolare sinistra, ma nessun cambiamento significativo è stato osservato nella analisi principale compiuta su quattro studi clinici.

I ricercatori non hanno osservato differenze significative tra inibizione della PDE5 e placebo nel setto interventricolare o nel diametro trasversale del ventricolo in due studi con dati valutabili.

Dall’analisi di sette studi ( n=520 ), i pazienti che hanno ricevuto gli inibitori di PDE5 ( Sildenafil o Vardenafil ) hanno mostrato un aumento significativo dell'indice cardiaco ( 0.3 L/min/m2 ) rispetto al placebo.
Una analisi di sottogruppi ha mostrato che questi effetti erano presenti tra i pazienti senza ipertrofia ventricolare sinistra ( 0.354 L/min/m2 ) e in quelli con cardiopatia sinistra ( 0.298 L/min/m2 ) o cardiopatia destra ( 0.309 L/min/m2; P inferiore a 0.001 per tutti ).

I dati sulla frazione di eiezione erano disponibili in sei studi per 286 pazienti. In questa popolazione, i pazienti che hanno ricevuto Sildenafil hanno avuto un incremento del 3.56% della frazione di eiezione rispetto al placebo ( P inferiore a 0.001 ), con una maggiore incidenza osservata tra i pazienti con ipertrofia ventricolare sinistra ( 4.382%; P inferiore a 0.001 ).

Il valore di NT-proBNP ( frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B ) non è cambiato in modo significativo nell'analisi principale di 407 pazienti in sei studi.
Tuttavia, NT-proBNP è diminuito in modo significativo in una sottoanalisi di pazienti assegnati all’inibizione di PDE5 che presentavano una grave ipertrofia del ventricolo sinistro ( -486.7 pg/mL; P inferiore a 0.001 ).

La vasodilatazione flusso-mediata è aumentata in modo significativo dopo l'inibizione di PDE5 in quattro studi ( 3.31%; P=0.02 ).
Questa differenza era più pronunciata tra i pazienti che erano stati trattati con Tadalafil, ma non avevano una malattia cardiaca ( 3.95%; p = 0.004 ), e nei pazienti di età superiore ai 60 anni ( 3.56%; P = 0.03 ).

Gli eventi avversi più comunemente riportati sono stati: epistassi ( RR = 4.7 ), sintomi gastrici ( RR = 4.14 ), arrossamento / eruzione cutanea ( RR = 3.4 ) e cefalea ( RR=2.507 ).
L'incidenza di eventi avversi gravi, quali ipotensione sintomatica, non è risultato significativamente differente tra i pazienti assegnati a placebo o all'inibizione di PDE5.

Dall’analisi è emerso che in alcune coorti, la somministrazione continua a lungo termine di un inibitore di PDE5 è in grado di produrre miglioramenti clinicamente significativi nel rimodellamento cardiaco e nelle performance del cuore con un profilo di sicurezza e tollerabilità eccellenti, anche nei pazienti più anziani e in condizioni di utilizzo prolungato. ( Xagena2014 )

Fonte: BMC Medical, 2014

Cardio2014 Farma2014
Tratto
www.cardiologiaonline.net/articolo/linibizione-di-pde5-migliora-il-rimodellamento-e-la-performance-...
fonte
www.xagena.it

Commento personale
Ciò dimostra come gli interessi privati sovrastano l'interesse pubblico, il principio attivo di questo farmaco è il "Sildenafil o Vardenafil" i quali furono creati proprio per il ri-modellamento del cuore, spesso danneggiato dalle patologie diabetiche, ma fu brevettato a causa del suo effetto collaterale in quanto bloccava la PDE5 un enzima il quale impedisce la vasodilatazione delle pareti lisce del pene, questo farmaco dunque bloccava questo enzima favorendo la dilatazione e l'afflusso del sangue, in tutta onestà non si può negare il benessere che ha dato a milioni di persone le quali soffrivano di disfunzione erettile favorendo un più benessere, anche se a caro prezzo.

D'altra parte non si può dimenticare il motivo primario di tale farmaco, ossia la ri-sculturazione del cuore favorendone un significativo miglioramento, purtroppo il brevetto (ormai scaduto) è stato depositato per "l'effetto collaterale", e se non si cambia la fascia di destinazione sarà impossibile che possa essere usato da chi in effetti ne ha bisogno.

Mi auguro che la sanità comprenda la necessità per milioni di diabetici, cardiopatici di poter usare questo farmaco, il quale al di la dell'uso classico possa essere usato per prolungare invece la vita.
Francesco
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"Cio’ che i Cattolici furono un tempo , noi lo siamo ora . Se noi abbiamo torto , allora anche i Cattolici hanno avuto torto per duemila anni . Noi siamo cio’ che un tempo siete stati voi. Noi crediamo in cio’ che voi un tempo credevate . La nostra fede e’ la stessa che un tempo avevate anche voi . Se noi abbiamo torto ora , avevate anche voi torto allora . Se avevate ragione voi allora , abbiamo ragione noi adesso".
Robert De Piante

“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger - Commentary on the documents of Vatican II, vol. V, p. 134, Herbert Vorgrimler - Ed. Herder and Herder)
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