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Gotta: sintomi, terapia, dieta

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2012 17:41
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30/05/2012 17:41
 
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Introduzione

La gotta è un’infiammazione delle articolazioni che ogni anno colpisce più di mezzo milione di persone nei soli Stati Uniti: chi soffre di gotta ha dolore e gonfiore intensi alle articolazioni. Se non vengono curati, gli attacchi di questa malattia possono diventare sempre più frequenti e dolorosi, al contrario se vengono adeguatamente curati si può impedir loro di peggiorare e gestire così il dolore. In questo breve articolo spiegheremo perché ci si ammala di gotta, quali sono le terapie e quali le cure possibili.

Cause

Le articolazioni, l’artrite e la gotta

La struttura del corpo umano è formata da 206 ossa, la giuntura tra due ossa è detta articolazione.Nelle articolazioni le ossa sono coperte da un tessuto detto cartilagine, mentre all’interno delle articolazioni scorre un liquido trasparente, il liquido sinoviale, che serve per lubrificare l’articolazione, un po’ come l’olio lubrificante dei motori. Il liquido sinoviale fa sì che l’articolazione si muova in modo scorrevole, quasi senza attrito.

Quando i tessuti di un’articolazione vengono danneggiati o colpiti da una malattia possono gonfiare, diventare rossi e caldi e fare molto male. Questo disturbo è detto infiammazione articolare o artrite.

Ci sono più di cento tipi diversi di artrite, la gotta è una di queste, e colpisce circa un paziente su venti tra quelli affetti dall’artrite: più in particolare è causata da cristalli di acido urico che si depositano nelle articolazioni.


Cause biochimiche


Gotta e metabolismo della purina (http://it.wikipedia.org/wiki/File:MetabPurine.png)
La purina è un composto chimico presente in tutte le cellule dell’organismo, quando le cellule si dividono e si moltiplicano l’organismo demolisce la purina e riutilizza i suoi componenti per costruire nuove cellule. La purina in eccesso è espulsa dall’organismo con l’urina sotto forma di acido urico, un altro composto chimico. In alcuni casi i livelli di acido urico nel sangue possono essere insolitamente elevati: questo disturbo è detto iperuricemia.

L’acido urico presente nell’organismo in eccesso formerà dei cristalli, proprio come avviene quando si versa troppo sale in un bicchiere d’acqua. All’inizio il sale si scioglie e si mescola con l’acqua ma, aggiungendone ancora un po’, si possono formare cristalli che precipitano sul fondo del bicchiere. Al microscopio i cristalli di acido urico sono appuntiti e assomigliano a minuscoli aghi. In alcune persone i cristalli di acido urico si depositano nelle articolazioni, mentre in altre si accumulano sottopelle, formando una massa che in certi casi può essere avvertita anche dall’esterno e che prende il nome di tofo.

Il sistema immunitario, che protegge l’organismo dalle malattie, avverte la presenza anomala dei cristalli ed inizia ad attaccarli; la conseguenza è che il paziente soffrirà dolori articolari, gonfiore e dolorabilità generalizzata. L’acido urico in eccesso può anche depositarsi nei reni e provocare la formazione di calcoli renali.

Fattori di rischio

La gotta colpisce circa 840 persone su 100.000 e gli uomini sono leggermente più a rischio delle donne.

Alcune persone sono più a rischio di altre per quanto riguarda l’accumulo di acido urico e quindi di gotta: alcune malattie ereditarie possono provocare un accumulo di acido urico, inoltre una percentuale variabile dal 6 al 18 per cento dei pazienti che soffrono di gotta ha precedenti famigliari di questa malattia. Un’alimentazione troppo ricca di purina può indurre l’organismo a produrre una maggiore quantità di acido urico, tra gli alimenti ricchi di purina ricordiamo i crostacei e determinati organi degli animali, come il fegato, i reni e il cervello. Anche i fagioli secchi, i piselli e le acciughe contengono molta purina.

Se si esagera con l’alcool la capacità dell’organismo di smaltire l’acido urico risulta compromessa e i livelli ematici aumentano. Anche l’esposizione prolungata al piombo tende a far aumentare i livelli di acido urico nel sangue.

Il sovrappeso è un ulteriore fattore di rischio per la gotta.

Alcuni farmaci, infine, fanno aumentare il rischio di iperuricemia (livello elevato di acido urico nel sangue):

I farmaci diuretici diminuiscono la capacità dell’organismo di eliminare l’acido urico dal sangue, facilitandone l’accumulo. I diuretici vengono usati per curare l’ipertensione e le patologie cardiache.
Anche altri farmaci, come la levodopa somministrata ai pazienti affetti dal morbo di Parkinson, e i salicilati come l’aspirina, possono far aumentare i livelli di acido urico nel sangue.
I pazienti in terapia con ciclosporine presentano maggiori rischi di soffrire di gotta: questi farmaci vengono somministrate ai pazienti che ricevono un trapianto di organi, per prevenire il rigetto.
Sintomi

I primi sintomi della gotta di solito compaiono verso i quarant’anni e gli alti livelli di acido urico, da soli, non causano alcun sintomo; i sintomi della gotta si presentano invece quando i cristalli di acido urico iniziano a depositarsi nei tessuti dell’organismo sotto la pelle, nelle articolazioni e nei reni.

Per molti pazienti che soffrono di gotta i primi sintomi sono dolore, rossore, gonfiore e sensibilità dell’alluce. Questo disturbo si chiama podagra e, prima o poi, colpisce tre quarti dei pazienti affetti dalla gotta.

Tra le articolazioni colpite con maggior frequenza dalla gotta ricordiamo:

Caviglia,
Tallone,
Ginocchia,
Polsi,
Dita delle mani,
Gomiti.
Gli attacchi di infiammazione articolare dovuti alla gotta di solito durano alcuni giorni e migliorano senza alcuna terapia, con il passare del tempo possono però diventare più frequenti e durare di più, quindi sarà necessario intervenire.

Se la gotta non viene curata può diventare invalidante, tuttavia la maggior parte dei pazienti non arriva a questo stadio perché di solito il disturbo viene scoperto e curato con tempestività.

Lo stadio finale è la gotta tofacea. Le articolazioni possono subire danni permanenti e anche i reni possono essere danneggiati in maniera irreversibile.



Diagnosi


Lesione da gotta (http://en.wikipedia.org/wiki/File:ChronicGout.jpg)
Dopo un’anamnesi e una visita dettagliata il medico probabilmente vi prescriverà un esame del sangue per controllare i livelli di acido urico: se l’articolazione è infiammata potrebbe anche prelevare un campione di liquido, usando l’anestesia locale, per inviarlo a un patologo che lo esaminerà al microscopio.

Se il patologo non rileverà cristalli all’interno del liquido articolare il medico potrebbe intervenire chirurgicamente, asportando uno dei tofi presenti sottopelle, per inviarlo in laboratorio dove sarà esaminato alla ricerca di cristalli di acido urico.

Le radiografie in alcuni casi evidenziano l’acido urico depositato sotto forma di cristalli e gli eventuali danni ossei dovuti alle infiammazioni ricorrenti.

È importante notare che la maggior parte delle persone affette da iperuricemia non soffre dei sintomi artritici della gotta, come il gonfiore, il rossore, il dolore e la sensibilità.

Durante gli attacchi acuti i livelli di acido urico nel sangue non sono sempre elevati: proprio per questo è necessario aspirare il liquido sinoviale o asportare chirurgicamente parte del tofo per farli esaminare in laboratorio.

Cura e terapia

È possibile curare la gotta con farmaci che:

alleviano il dolore provocato dagli attacchi,
diminuiscono l’infiammazione alle articolazioni,
diminuiscono il livello di acido urico nel sangue.
Per alleviare il dolore causato dalla gotta i medici consigliano spesso il paracetamolo, ad esempio la Tachipirina®. L’aspirina, al contrario, dovrebbe essere evitata, perché può impedire ai reni di eliminare l’acido urico. Se il dolore è molto intenso, il medico potrà prescrivere analgesici più potenti come l’indometacina (Indoxen®).

La terapia della gotta si prefigge diversi scopi, quello più importante è tenere sotto controllo il dolore durante gli attacchi. La terapia della gotta, inoltre, mira a prevenire ulteriori attacchi nonché la formazione di nuovi tofi e di calcoli renali.

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono efficaci per la terapia degli attacchi acuti, tra gli effetti collaterali frequenti dei FANS ricordiamo:

irritazione dell’apparato digerente,
ulcere gastriche e intestinali,
sanguinamento intestinale,
gravi reazioni allergiche.
Se lo stomaco e l’intestino del paziente sono sensibili ai FANS è possibile prescrivere i corticosteroidi per curare gli attacchi acuti.

La colchicina è un altro farmaco efficace per diminuire il gonfiore e il dolore e per far cessare un attacco, questo farmaco è più efficace se assunto entro dodici ore dall’inizio dell’attacco.

Per curare la gotta è anche possibile farsi prescrivere determinati farmaci che diminuiscono il livello di acido urico nel sangue. tra di essi ricordiamo l’allopurinolo (Zyloric®) o il probenicid.

Prevenzione

Prendere misure preventive contro gli attacchi di gotta è altrettanto importante che assumere farmaci per curarli. Ecco cinque consigli utili per prevenire la gotta:

Bevete molta acqua e idratatevi molto. In questo modo faciliterete l’eliminazione dell’acido urico e gli impedirete di depositarsi nei tessuti.
Dimagrite, mangiando un po’ meno e facendo esercizio fisico. La dieta dovrebbe sempre essere intrapresa sotto controllo medico, perché un dimagrimento molto rapido in alcuni casi potrebbe far peggiorare la gotta!
Evitate gli alimenti ricchi di purine come i crostacei e gli organi degli animali, come il fegato, il cervello e i reni.
Se bevete alcoolici, cercate di non esagerare.
Assumete farmaci per ridurre il livello di acido urico nel sangue.
Durante un attacco di gotta riposare e sollevare l’articolazione infiammata può alleviare il dolore. Anche appoggiare una borsa del ghiaccio sull’articolazione infiammata aiuta a diminuire il dolore.

Traduzione ed integrazione a cura di Elisa Bruno

Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Guido Cimurro (farmacista)
Tratto da
www.farmacoecura.it
Franco
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"Cio’ che i Cattolici furono un tempo , noi lo siamo ora . Se noi abbiamo torto , allora anche i Cattolici hanno avuto torto per duemila anni . Noi siamo cio’ che un tempo siete stati voi. Noi crediamo in cio’ che voi un tempo credevate . La nostra fede e’ la stessa che un tempo avevate anche voi . Se noi abbiamo torto ora , avevate anche voi torto allora . Se avevate ragione voi allora , abbiamo ragione noi adesso".
Robert De Piante

“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger - Commentary on the documents of Vatican II, vol. V, p. 134, Herbert Vorgrimler - Ed. Herder and Herder)
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