E adesso apriamo anche le chiese agli immigrati islamici

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Tommaso de Torquemada
00lunedì 21 marzo 2016 10:49
chiesaepostconcilio.blogspot.it - lunedì 21 marzo 2016


Ora le parrocchie non mettono più solo a disposizione le abitazioni per accogliere gli immigrati, ma persino i luoghi di culto, facendoli diventare luoghi di preghiera per i musulmani.

Lo apprendiamo da Il Giornale: "Ora i preti aprono la chiesa ai musulmani" [qui].
E toscanamedianews.it [qui] scrive: "Richiamandosi all’appello all’accoglienza lanciato da Papa Francesco due parroci hanno deciso di offrire ai loro ospiti anche la possibilità e uno spazio fisico da utilizzare come luogo di raccoglimento e preghiera".
Questi deprecabili fatti del pistoiese per la verità sono stati stigmatizzati dal vescovo, ma senza alcun effetto sui sacerdoti promotori, che vanno avanti senza remore. Di fatto essi non fanno altro che seguire l'esempio di chi sta ben più in alto.
Anche chi riuscisse a rimanere indifferente ad un simile scempio della propria Fede, non può ignorare che non esistono al mondo moschee, ma nemmeno paesi islamici, in cui sia consentito ai cristiani pregare inginocchiati davanti ad un crocifisso. Al di là di tutto, un simile calabraghismo non può che suscitare ulteriore disprezzo da parte di chi si vede spalancare ogni porta, riuscendo così ad invadere più spazi di quanto non sia oggettivamente tollerabile.
Le preghiere e le Messe di riparazione non bastano più perché la nuova chiesa rivoluzionaria ecumenista e mondialista sta penetrando sempre più capillarmente nel cosiddetto 'popolo di Dio'. Tuttavia resiste e continuerà e resistere il corpo mistico di Cristo.
Continueremo a ribadire senza mai stancarci: l'affermazione che "cristiani, ebrei e islamici adorano lo stesso Dio" è inesorabilmente erronea (approfondire qui).
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Seguono altre indicazioni
Tommaso de Torquemada
00lunedì 21 marzo 2016 10:51
Ora i preti aprono la chiesa ai musulmani
Due parroci nel Pistoiese organizzano l'ospitalità di 18 profughi. Che potranno pregare anche dentro le chiese


Giulia Bonaudi - Sab, 19/03/2016

In provincia di Pistoia, nella parrocchia di Vicofaro, don Massimo Biancalini con il parroco don Alessandro Carmignani e un'associazione che si occupa di accoglienza stanno già organizzando l'ospitalità di 18 profughi in tre parrocchie della zona.

Ebbene, nulla di strano per chi fa della carità una missione di vita. Nulla di strano se non fosse per un piccolo particolare: i profughi di fede musulmana potranno pregare gomito a gomito a fianco ai fedeli cattolici. I due uomini di chiesa infatti stanno allestendo gli spazi per la preghiera all'interno della chiesa.

"Che problema c'è - dice don Biancalani - Non avrebbe senso, se vogliamo fare vera accoglienza e integrazione, farli pregare in uno scantinato". Così nella parrocchia saranno stesi dei tappeti nello spazio della chiesa individuato. "Chi vorrà potrà pregare dentro la chiesa, dalla parte dell'ingresso a nord - spiega don Biancalani -, chi non se la sentirà potrà farlo in un altro spazio. Non hanno bisogno di molto - aggiunge il sacerdote - l'importante per loro è orientarsi verso la Mecca". I due parroci sono supportati dall'associazione Virgilio-Città futura. "Stiamo semplicemente seguendo l'appello di Papa Francesco", dicono. L'intento dell'iniziativa? "L'integrazione e la conoscena tra fedeli di religione cattolica e musulmani".

I don non fanno mistero sul modello di chiesa a cui si ispirano: "Una chiesa moderna progettata proprio per offrire ampi spazi anche per occasioni di socialità". "Ogni parrocchia dovrebbe aprire le porte a queste persone disperate - hanno spiegato i due parroci -. Vogliamo essere un esempio di come la chiesa possa essere parte attiva in questa emergenza. Noi crediamo e speriamo che anche le altre parrocchie di Pistoia possano partecipare a questo percorso, anzi l'invito è quello di contattarci, di collaborare per rendere questo progetto di accoglienza più inclusivo possibile".
www.ilgiornale.it/news/cronache/ora-i-preti-aprono-chiesa-ai-musulmani-1237...
Tommaso de Torquemada
00lunedì 21 marzo 2016 10:52
Porte aperte in chiesa alle preghiere islamiche
Due parrocchie che ospitano rifugiati musulmani hanno predisposto spazi appositi destinati al culto, anche all'interno di un chiesa
PISTOIA — Don Alessandro Carmignani e don Massimo Biancalani sono due parroci che collaborano con l'associazione "Virgilio - Città futura" in un progetto di ospitalità per 18 migranti di fede islamica.
Richiamandosi all'appello all'accoglienza lanciato da Papa Francesco, hanno deciso di offrire ai loro ospiti anche la possibilità e uno spazio fisico da utilizzare come luogo di raccoglimento e preghiera.
In due delle tre parrocchie pistoiesi coinvolte gli spazi sono stati allestiti nelle immediate adiacenze delle rispettive chiese, mentre per la parrocchia di Vicofaro il luogo scelto è la stessa area interna della basilica.
"Che c'è di strano? Nessun obbligo, ma chi vorrà potrà farlo liberamente. Non avrebbe avuto senso farli pregare in uno scantinato" hanno spiegato i due parroci, aggiungendo poi: "Ogni parrocchia dovrebbe aprire le sue porte a questi disperati, anzi invitiamo chi sia d'accordo a contattarci".
www.toscanamedianews.it/pistoia-porte-aperte-in-chiesa-alle-preghiere-islam...
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