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Varicocele al testicolo: sintomi, dolore, intervento

Ultimo Aggiornamento: 13/06/2016 11:10
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13/06/2016 11:10
 
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Introduzione
Cause
Sintomi
Diagnosi
Pericoli
Cura
Introduzione

Certamente avrete già sentito parlare delle vene varicose, quelle vene gonfie che a volte diventano visibili sulle gambe, probabilmente avete già sentito vostra nonna e le sue amiche parlarne, ma non ci avete fatto troppo caso.

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Il varicocele, un’altra forma di gonfiore delle vene, è una malattia tipicamente maschile, ma probabilmente nessuno dei vostri coetanei oserebbe parlarne apertamente. Tutto questo alone di mistero è dovuto al fatto che il varicocele non colpisce le gambe, ma una zona più privata e delicata: lo scroto. Di solito non è pericoloso ed è essenzialmente lo stesso genere di malattia delle vene varicose delle gambe.

Il varicocele non si verifica in tutti gli uomini, anche se è una patologia piuttosto comune: compare nel 15% circa dei ragazzi tra i 15 e i 25 anni, e nella maggior parte dei casi si verifica durante la pubertà. In questo periodo infatti i testicoli subiscono una rapida crescita e quindi il sangue deve affluire verso di essi in misura maggiore; se le valvole delle vene dello scroto non funzionano come dovrebbero, le vene non riescono a far defluire il sangue in eccesso dai testicoli, quindi anche se la maggior parte del sangue continua a scorrere correttamente, una parte di esso inizia a fluire in senso opposto al normale, creando il varicocele.

Può verificarsi in entrambi i testicoli, ma è interessante notare che compare quasi sempre nella parte sinistra dello scroto: questo avviene perché l’organismo degli uomini garantisce un maggiore afflusso sanguigno proprio in quella parte.

Cause

Tutti gli uomini possiedono una struttura detta funicolo spermatico, che contiene le arterie, le vene, le terminazioni nervose e i condotti; questa struttura collega i testicoli al resto dell’organismo e permette la circolazione sanguigna da e verso di essi. Le vene trasportano il sangue nel resto dell’organismo, verso il cuore, e un gruppo di valvole al loro interno fa sì che il sangue scorra sempre verso il cuore e non in senso opposto. In altre parole, le valvole regolano il flusso sanguigno ed è grazie ad esse che tutto scorre nella direzione corretta.

Ma a volte queste valvole possono non funzionare bene, quando questo avviene una parte del sangue può scorrere in senso contrario, verso il testicolo e non verso il cuore. Il sangue che scorre all’indietro può raccogliersi in sacche all’interno delle vene e a loro volta queste si dilatano e si ingrossano, cioè si gonfiano. Si forma così il varicocele.

Sintomi

Nella maggior parte dei casi non ci sono sintomi.

Addirittura si può non notare la presenza del varicocele tuttavia, se i sintomi si presentano, tendono a farlo nei periodi più caldi, dopo l’esercizio fisico intenso o quando si è rimasti in piedi o seduti per molto tempo. Tra i sintomi troviamo:

Dolore sordo a uno o a entrambi i testicoli.
Senso di pesantezza o di tensione allo scroto.
Vene palpabili nello scroto (le si può vedere sottopelle, e possono assomigliare a vermicelli o spaghetti).
Senso di disagio nel testicolo oppure nel lato dello scroto colpito.
Il testicolo dal lato dove ci sono le vene dilatate è più piccolo (per via del minore afflusso di sangue).
Diagnosi

Sarebbe una buona idea farsi controllare i testicoli regolarmente: questo esame deve entrare a far parte degli esami di routine.

Oltre all’esame visivo per individuare gonfiori anomali, il medico di solito palpa i testicoli e la zona circostante per accertarsi che tutto sia a posto e che non ci siano problemi.

L’esame dei testicoli può essere fatto quando il paziente è in piedi, in modo che lo scroto rimanga rilassato: alcune anomalie, come il varicocele, possono essere rilevate con maggiore facilità se il paziente sta in piedi. Il medico controlla gli aspetti visibili dei testicoli, come la dimensione, il peso e la posizione e palpa delicatamente ciascun testicolo per evidenziare eventuali gonfiori o rigonfiamenti. Controlla anche se è presente dolore nell’epididimo, il condotto che trasporta lo sperma fuori dai testicoli.

Viene esaminato anche il funicolo spermatico, alla ricerca di un eventuale gonfiore. Se il medico sospetta la presenza di un varicocele può confermare la diagnosi attraverso l’ecografia, che può identificare il malfunzionamento delle vene e misurare il flusso sanguigno.

Pericoli

Il varicocele non può essere prevenuto in alcun modo, ma di solito non serve seguire una terapia specifica per combatterlo. Di solito non è pericoloso e quasi sicuramente non provoca la sterilità, alcuni esperti ritengono però che in alcuni casi il possa danneggiare il testicolo oppure diminuire la produzione di sperma.

In questi casi, il medico probabilmente consiglierà l’intervento chirurgico.

Cura e terapia

Il varicocele di solito non è pericoloso, ma se avvertite dolore e gonfiore il medico potrà prescrivervi un antinfiammatorio per alleviarli. Se il varicocele provoca disagio o dolore, può essere utile indossare biancheria intima comoda (slip al posto dei boxer) oppure un sospensorio. Se il dolore è continuo ed il sospensorio non aiuta a farlo passare, il medico può consigliarvi la varicocelectomia (l’intervento chirurgico che rimuove il varicocele).

La varicocelectomia viene effettuata da un urologo, un medico specializzato nei problemi dell’apparato urinario e genitale. Il paziente normalmente viene operato in anestesia generale o locale, il medico lega semplicemente la vena colpita, in modo da far fluire il sangue nelle altre vene sane.

In alcuni casi, anziché eseguire l’intervento chirurgico, il medico può far passare un tubicino di plastica nella vena che provoca il varicocele: in questo modo si riesce a curare il problema ostruendo il flusso sanguigno che affluisce alla vena gonfia e ingrandita. Chiedete al vostro medico se questo tipo di terapia può fare al caso vostro.

Dopo l’intervento il chirurgo probabilmente vi consiglierà di indossare un sospensorio e mettere la borsa del ghiaccio sulla zona per calmare l’eventuale gonfiore. Il testicolo potrà rimanere dolorante per alcune settimane, ma in seguito tutti i dolori scompariranno e tutto dovrebbe ritornare a funzionare perfettamente.

Scleroembolizzazione retrograda

Un approccio più recente ed ormai più diffuso dell’intervento classico è la scleroembolizzazione retrograda, una modalità che offre il vantaggio di essere solo minimamente invasiva.

Questo approccio non necessita di anestesia generale, essendo sufficiente la locale nella sede di introduzione del catetere, ed il Medico radiologo si occuperà di curare il varicocele in pochi minuti.

I vantaggi sono quindi la rapidità di intervento, l’assenza di ricovero, l’assenza di anestesia generale (e relative possibili complicazioni).

Per approfondire questo tipo di intervento segnalo la scheda su Medicitalia curata dal Dr. Prudenzano.

Traduzione a cura di Elisa Bruno
www.farmacoecura.it/malattie/varicocele-testicolo-sintomi-dolore-int...
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